La città

Bari, anticipo d'estate per il ponte del 2 giugno: spiagge affollate e lunghe code sulla statale

Tra cantieri sulla strada e alghe sulla battigia, sembra già una stagione balneare più che avanzata

BARI - Il cappellino è d’obbligo. Per proteggersi da un sole implacabile che sembra luglio inoltrato. Fa nulla che invece siano solo gli inizi di giugno, ieri le temperature hanno sfiorato i 30 gradi e sia per i turisti in giro per Bari vecchia, sia per quanti hanno preferito una giornata di relax a Pane e Pomodoro, proteggersi è una necessità.

«E poi ci sono quelli che come noi si sono fatti oltre un’ora e mezzo in auto per fare 70 chilometri e arrivare a Torre canne – commenta una giovane coppia intenta a scaricare dal bagagliaio ombrellone e sdraio -. Sicuramente in tanti come noi hanno avuto la stessa idea e una partenza da Bari non proprio in prima mattinata non ha aiutato, ma il problema sono i cantieri lungo la statale 16: il collo di bottiglia che si crea, rallenta di molto la marcia. Inevitabile che si crei la coda. Certo che ogni estate si deve fare i conti con questi lavori stradali e i relativi rallentamenti, lo sanno che con la bella stagione il traffico aumenta, possibile che non si riesca mai a finire i lavori prima? Per fortuna ora siamo arrivati e nessuno ci negherà la prima vera giornata di mare».

Nella spiaggia cittadina, invece quello che ha un po’ fatto storcere il naso è la presenza di alghe sulla battigia. Sotto il sole, con la fermentazione del materiale organico, gli odori del mare risultavano come dire… aumentati. «Ma in mare si sta bene – spiega una signora -, alla fine le alghe primo o poi andranno via».

Le prove generali d’estate che si erano viste con la settimana del 25 aprile ora si trasformano in una stagione balneare che sembra più che avanzata. A Pane e Pomodoro è sfoggio di costumi da bagno, docce affollate, file al food truck per prendersi un caffè o comprare una bottiglietta di acqua. E anche nella città vecchia è il solito bagno di folla. Tanti gruppi di turisti per i vicoli o che sciamano dentro e fuori la Basilica. Dall’inglese, al francese e tedesco, sotto gli archi sembra una babele di lingue straniere. Anche se ormai queste presenze non sono più esclusività dell’estate: per i turisti il «sii felice sei a Bari» è ormai un mantra di tutto l’anno. 

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