la città che (non) cambia

Bari, il triste destino dell'ex ospedale militare Bonomo: nella notte vandali in azione

francesca di tommaso (foto donato fasano)

Su via Giulio Petroni. Divelta in parte la lamiera del "cancello" d'ingresso, qualcuno nella notte si è introdotto nel parco e ha spalancato il portone a vetri d'ingresso della struttura

BARI - In attesa di avere una nuova destinazione d'uso, l’ex ospedale militare Bonomo continua ad essere oggetto di atti vandalici. Sull'accesso di via Giulio Petroni, da un varco aperto - va detto con estrema facilità visto lo stato in cui è ridotto - nella ormai lamiera che funge da cancello accanto al portoncino dell'ingresso laterale, nella notte qualcuno è entrato nel parco che ospita la struttura e ha spalancato il portone d'ingresso dell'ospedale, come può vedersi dalle foto.

Il motivo? A nessuno è dato saperlo: d'altronde lo stato di completo abbandono in cui versa l'ex ospedale, dalle finestre aperte da anni, alla ruggine che sta corrodendo grondaie e tettoie in poi, non consente certo di stare a sottilizzare chi e perché sia entrato. Per trovare un posto dove dormire o per semplice atto da balordi cambia poco. E i residenti della zona, mai rassegnati ma sempre più allarmati e indignati, lo sanno bene. 

La struttura è in disuso da 15 anni, esattamente dal 2008, e da anni l’Agenzia del Demanio, che ne è proprietaria, ha avviato le procedure per la sua rifunzionalizzazione. Alla fine del mese di agosto scorso sono state pubblicate due gare per due dei padiglioni che compongono l'ex ospedale che, una volta ristrutturate, saranno destinate a sede dello stesso Demanio e all’Ispettorato del Lavoro.

Nel frattempo le finestre restano aperte con le tapparelle rotte, il "cancello" d'ingresso divelto e il grande portone a vetri d'accesso alla struttura spalancato. Il Bonomo risale al 1939, si sviluppa su circa 50mila metri quadri e nel 2004 è stato dichiarato di interesse culturale e sottoposto ai vincoli della Soprintendenza. 

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