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Bari, la chiesa rupestre di Santa Candida museo per un giorno con «I Santi ritrovati»

 
Redazione online

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La mostra collettiva, nove opere raffiguranti i Santi dell’iconografia sacra bizantina, è stata organizzata da Archeoclub sezione di Bari “Italo Rizzi”

Domenica 29 Ottobre 2023, 19:46

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BARI - Tra il verde degli ulivi di Lama Picone una giornata speciale per la chiesa rupestre di Santa Candida, riaperta  e trasformata eccezionalmente in museo ad accogliere la mostra collettiva intitolata «I Santi Ritrovati».

La chiesa, datata X-XI secolo e ubicata sul fianco destro della lama Picone, l'antico torrente Japigio, è stata oggetto di una visita guidata speciale organizzata da Archeoclub, grazie al Presidente Armando Bufo della sezione di Bari “Italo Rizzi” e a Sigismondo Favia. 

Nove opere raffiguranti i Santi dell’iconografia sacra bizantina, accuratamente installate nelle nicchie del sacro ipogeo, dall’interessante passato tutto da riscoprire, realizzate da artisti locali: Natalia Bartoli, Angela Consoli, Lello Gelao, Gianna Maggiulli, Luciano Ponzio, Myriam Risola, Tiziana Sala, Annamaria Suppa e Paolo Tinella, coordinati dalla critica d’Arte Anna D’Elia. E’ stata l’occasione per aprire al pubblico un luogo “spirituale” di straordinaria bellezza ignorato dai più, per troppo tempo lasciato in balia di incuria e disinteresse generale, scelto dal promotore dell’evento, l’Archeoclub 'Italo Rizzi' di Bari, in nome dell’amore per il territorio, per l’arte e la cultura.

«In pochi sanno - ha aggiunto in un post sui social l'assessore alle Culture, Turismo e Marketing territoriale del Comune di Bari, Ines Pierucci - , che è stato persino girato un film l’anno scorso dal titolo Postquam a cura dagli studenti della scuola Santarella». Accanto alle istituzioni anche il liceo scientifico Salvemini, don Lillo parroco della chiesa di Don Guanella, la presidente del Municipio IV, Grazia Albergo -. Una comunità di baresi appassionati tesa a tutelare e valorizzazione il proprio territorio nel nome della cultura-. ha continuato Pierucci - Proveremo a riaprirla più spesso con il loro aiuto ma è necessario quanto prima intervenire per scongiurare il deterioramento e favorire la fruizione di questo inestimabile tesoro della civiltà rupestre.

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