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Sit-in per dire «altolà»
all’inceneritore di Modugno

 
Redazione on line (foto Luca Turi)

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Un centinaio tra comitati e associazioni oggi pomeriggio dalle 16 in piazza Prefettura

Sabato 21 Aprile 2018, 17:26

20:23

BARI - Sindaci, cittadini, associazioni ambientaliste ed amministratori locali e regionali si sono ritrovati oggi a Bari, in piazza della Libertà, per manifestare contro l’autorizzazione concessa dalla Regione Puglia alla società Newo per la realizzazione in territorio di Bari ed a ridosso di Modugno di un impianto di trattamento e coincenerimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Presenti tra gli oltre 400 manifestanti anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro ed alcuni dei primi cittadini (Nicola Magrone per Modugno, Giuseppe Delzotto per Binetto, Fiorenza Pascazio per Bitetto, Giuseppe Giulitto per Bitritto, Anna Zaccheo per Palo del Colle) o rappresentanti dei Comuni del'Aro Ba2, che hanno presentato ricorso al Tar contro la realizzazione dell’impianto. Forte anche la partecipazione di associazioni e comitati provenienti da Bari e provincia che hanno aderito alla manifestazione con striscioni recitanti «No all’inceneritore Newo», «Inceneritore: adesso decidiamo noi» o «Ci siamo rotti i polmoni».

Tra i consiglieri regionali presenti Peppino Longo (Popolari), Mario Conca (M5s) e Domenico Damascelli (Fi). Decaro, fermatosi a parlare con i giornalisti ha ribadito che "l'impianto non essendo previsto nel piano regionale dei rifiuti non è autorizzabile o finanziabile con fondi pubblici. Speriamo si riapra l’Aia altrimenti procederemo con i ricorsi sapendo che la numerosa presenza di tante persone oggi testimonia ancora una volta la volontà del territorio di non vedere realizzato l'impianto».

«Serve ben altro ed oggi ribadiamo non solo il nostro 'nò motivato all’inceneritore, ma anche - ha aggiunto il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini - il fatto che l'economia circolare impone impianti diversi, di riciclaggio, riuso e compostaggio. Ricadrebbe poi questo impianto nell’ambito del Aro Ba 2 che Legambiente ha premiato per aver raggiunto punte elevate di raccolta differenziata. Oggi da Bari - ha concluso - per tutte queste ragioni ribadiamo la nostra contrarietà».

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