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Il teatro-medicina, se lo conosci lo eviti

Gianni Ciardo

«L’altra sera sono andato in un teatro di Bari con un mio amico per vedere uno spettacolo. Beh, ad un certo punto ho litigato con il mio amico perché mi ha svegliato prima che finisse lo spettacolo»

Buongiorno! Bene! Ok, tutto a posto! Il mese di marzo è finito e abbiamo mantenuto la promessa nel senso che ce la saremmo vista noi e il mese di marzo. Così è stato.
Domani arriva aprile. Soprattutto il 1°aprile, giornata fatidica per fare promesse, sorprese, scherzi e dire bugie, del resto come tutto il resto dell’anno scorso, dell’anno corrente e degli anni futuri.
Cos’è polemica? Sì! La vita è bella specialmente per chi sa cos’è! Le persone sanno cos’è? Non lo so!
Molti pensano che essere furbi sia come essere intelligenti.
E per conseguenza, bisogna credere la metà di quello che ti dice la gente; si, però, quale metà?
Per esempio: un uomo sposato è la metà della propria moglie.
La moglie quindi è metà anche se il marito crede di averla per intera!
Non posso escludere che in certi casi conviene avere la moglie solo per metà. Pensate un po’ che giorni fa un tizio ha vinto 88 milioni di euro al Superenalotto. La moglie del fortunato vincitore, ha chiesto la separazione pretendendo la metà cioè 44 milioni, oppure 5 mila euro al mese. La domanda nasce spontanea: se la moglie è la metà del marito, quanto avrebbe chiesto la signora se fosse stata davvero per intero?
Certe volte si nasce fortunati. È questo è un fatto.

Comunque devo chiedere scusa se ho parlato di altro mentre invece mi sono lasciato sfuggire che il 27 marzo scorso è stata la festa del teatro mondiale! Molti illusi e presuntuosi si sono festeggiati da soli credendo di appartenere al settore, mettendo foto e post come se fosse.
Il sottoscritto è rimasto in silenzio, anche perché io parlo di Teatro solo con gli assessori in quanto con questi ultimi gli attori parlano esclusivamente dei soldi. Il rapporto che ho io col Teatro è questo: apro il giornale e leggo i necrologi le notizie sul teatro. Se è morto qualcuno che conosco vado dal funerale, sennò vado a teatro. Certe volte il Teatro danneggia gravemente l’attore illuso e chi gli sta attorno.
L’altra sera sono andato in un teatro di Bari con un mio amico per vedere uno spettacolo. Beh, ad un certo punto ho litigato con il mio amico perché mi ha svegliato prima che finisse lo spettacolo. Ma si può?

Oggi a teatro è molto usato il termine soldout, anche se ci sono solo 15 sedie. Mi viene da pensare che se uno va in un teatro affollato dirà: «Troppa gente in questo teatro! Se non fosse così affollato, sai quanta gente ci verrebbe? Per cui se questo continua ad essere così affollato, non ci verrà più nessuno!».
Pure a Bari il teatro va festeggiato. È come la festa del papà, la festa della mamma, la festa dei nonni. Ormai è obbligo festeggiare qualcosa.
Non si può fare a meno.
È come la carta che vuole il fumo e la cozza che vuole il provolone.
A Bari il Teatro è come una medicina, se lo conosci lo eviti. Per fortuna, ogni anno c’è il 1° aprile che ci salva con le bugie e gli scherzi. Mhè!

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