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Vaccini, Emiliano: la Regione
sosterrà ricorsi contro decreto
L'opposizione: basta boutade

Vaccini, Emiliano: la Regione
sosterrà ricorsi contro decreto
L'opposizione: basta boutade

 
Rita Schena

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Rita Schena

vaccino

Il Governatore: buone possibilità di successo. Il centrodestra: non sa ci cosa parla. E il Pd era a pronto a fare una legge regionale

Lunedì 28 Agosto 2017, 15:28

29 Agosto 2017, 13:37

BARI - Sull'obbligo vaccinale previsto dalla legge 119 «non mi farò dividere la Puglia» in favorevoli e contrari «da chi a Roma, non avendo molto altro da fare, si diverte a scatenare guerre» che «poi dobbiamo affrontare noi, province dell’impero». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, incontrando oggi una delegazione di cittadini ed esponenti di associazioni contrari all’obbligo vaccinale, ai quali ha offerto il sostegno della Regione nei ricorsi che questi faranno contro la legge consentendo così una valutazione della costituzionalità del provvedimento.

Per Emiliano, «i ricorsi che i cittadini faranno davanti ai giudici e poi le eventuali ordinanze dei giudici alla Corte Costituzionale hanno buone prospettive di successo». «Perché - ha rilevato - la legge ha molti errori, molti 'vulnus' e punti di eccesso che potrebbero lasciare alla Corte Costituzionale la possibilità di modificare, in tutto o in parte, gli errori commessi dal Parlamento». Emiliano ha precisato di essere «contrario a questa legge: sono convinto - ha detto - che l'obbligo stia costruendo una opposizione alla volontà di vaccinarsi più forte di quella che esisteva in precedenza».

Il governatore ha anche chiesto ai rappresentanti del mondo della scuola, presenti all’incontro, di affiancare i genitori in questo percorso che potrebbe «portare a una correzione della normativa, affinché si torni verso la legge precedente» che vedeva la «Puglia prima in Italia».

Emiliano, rimarcando poi che questa legge lo «indispettisce" e che «non se ne sentiva il bisogno, almeno in Puglia», ha sottolineato che contro la normativa che rende le vaccinazioni obbligatorie non c'è una opposizione di tipo «politico» o «strumentale». E ha infine definito «velleitaria» una eventuale impugnativa da parte della Regione Puglia che, comunque, sta valutando «l'esistenza di un conflitto di attribuzioni».

«Un errore politico molto grave» che "sta producendo l’effetto contrario». Così il governatore pugliese, Michele Emiliano, ha definito la legge 119 sull'obbligo vaccinale, a margine di un incontro con cittadini ed esponenti di associazioni che contestano la normativa.

Questa legge, per Emiliano, «sta chiaramente seminando il panico e per certi versi purtroppo creando anche sospetto. Perché il sospetto che ormai circonda le istituzioni dello Stato è tale da provocare una reazione negativa anche in Puglia, che era forse la più virtuosa d’Italia in materia di vaccinazioni». "Da quando il Parlamento ha deciso di intervenire con tanta decisione su questa materia - ha rilevato - anche in Puglia stiamo avendo un calo della propensione a vaccinarsi. Ciò che prima era normale e ben accetto dalle famiglie, adesso, grazie a questa legge che sottopone le famiglie a sanzioni e addirittura alla non iscrizione a scuola, sta provocando l’effetto contrario».

«Noi - ha aggiunto il governatore - siamo convinti che se avessimo continuato a fare quello che facevamo prima in Puglia, cioè spiegare alle famiglie che era utile vaccinare, si sarebbero vaccinate liberamente e non avremmo creato questa resistenza da sospetto. Perché dei politici non si fida più nessuno, e quando un politico si assume la battaglia sui vaccini gli italiani, forse anche giustamente, si insospettiscono. Adesso - ha concluso - stiamo cercando di dare assistenza alle famiglie, e di trovare la maniera migliore di applicare una legge di cui non si sentiva il bisogno ma che, essendo una legge, va applicata». 

EMILIANO: SBAGLIATO AUMENTARE OBBLIGHI DA TRE A DIECI -  «La convinzione che l’estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l'unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia, è secondo noi un errore politico che non considera l'elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica». Lo afferma il governatore pugliese, Michele Emiliano, sottolineando che «la Regione Puglia è sempre stata favorevole all’obbligo vaccinale previsto dalla precedente legislazione che per un ventennio ha regolato senza particolari problemi la materia».

Emiliano, che è anche assessore alla Sanità, oggi a Bari ha ha incontrato una delegazione di cittadini pugliesi contrari all’obbligo vaccinale previsto dalla legge '119' del 2017. "L'incontro con le famiglie e i loro legali - per Emiliano - è stata un’occasione importante per ristabilire questa fiducia reciproca. Abbiamo scoperto che nessuno è contrario ai vaccini e che le polemiche sorgono solo a causa della abnorme estensione dell’obbligo vaccinale».

«La nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative», ha commentato Emiliano sottolineando che "persino una regione come la Puglia, tra le più virtuose di Italia in materia di vaccinazioni, da quando il governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi».

«Ciò che prima era normale e ben accetto dalle famiglie - ha rilevato - oggi a causa di una legge che sottopone i cittadini a sanzioni come la non iscrizione a scuola o multe in denaro, sta provocando l’effetto contrario. Un errore politico molto grave che purtroppo è stato commesso». «Adesso - ha concluso - stiamo cercando di dare assistenza alle famiglie nell’applicare questa legge, della quale a nostro avviso non si sentiva il bisogno, ma che comunque va applicata. E questo incontro tra regione e cittadini è finalizzato proprio a minimizzare i disagi».

ZULLO (DIT): BASTA CON LE BOUTADE DEL GOVERNATORE - Ci risiamo! Avevamo creduto che l'antagonismo fra Emiliano e Renzi fosse stato sopito con Gentiloni premier, ma ecco che il primo terreno di scontro utile viene subito usato per ricominciare una diatriba politica che produce solo danni ai pugliesi, solo che questa volta Emiliano non si rende conto che sta scherzando con il fuoco, ovvero, la salute della collettività». Lo affermano il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, e il vicepresidente della III commissione sanità Luigi Manca.

«Da medici, prima ancora che consiglieri regionali - affermano in una nota - consideriamo il decreto che ha imposto l'obbligatorietà delle vaccinazioni necessario nel momento in cui la percentuale di copertura era scesa a livelli tali da correre il rischio di contagio i soggetti più deboli. Se non ci fosse stata una sciagurata campagna di disinformazione alimentata dai grillini, ai quali Emiliano scippa sempre gli argomenti, il governo centrale non sarebbe ricorso a questo provvedimento». «Del resto, Emiliano, forse - aggiungono - non ricorda che prima che il ministro Lorenzin lo emanasse, in Consiglio regionale la proposta di renderli obbligatori in Puglia venne fatta dal suo partito: e il collega Amati, primo firmatario, oggi cosa pensa di questa boutade del suo presidente che decide autonomamente che la Regione Puglia deve accollarsi il costo legale di chi farà ricorso contro il decreto nazionale, di un governo di centrosinistra a trazione Pd, il partito di Emiliano?». «Ma i pugliesi per quanto tempo dovranno assistere a queste buffonate? - concludono - A questa politica da lingua biforcuta per cui Emiliano dice a ogni interlocutore ciò che vuole sentirsi dire... Governare significa assumersi responsabilità, non inseguire il mero consenso, nell’interesse della collettività».

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