Taranto, Elly Schlein contro il Governo su decarbonizzazione mancata e piano casa

La segretaria nazionale Pd: «Così si mette a rischio il futuro della città. Non ci facciamo fregare dalle promesse»

Redazione online

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Domenica 17 Settembre 2023, 19:03

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TARANTO - Nella trasferta pugliese della segretaria nazionale Pd, Elly Schlein, c'è anche Taranto come tappa, dove è arrivata nel pomeriggio, direttamente da Bari, per chiudere l'ultima giornata della Festa dell'Unità.

«Siamo molto felici di essere a Taranto con un Partito Democratico molto vitale - ha esordito - e siamo qui anche per ribadire l’appoggio al nostro sindaco Rinaldo Melucci, al lavoro prezioso che sta facendo per la città di Taranto e al lavoro che ci aspetta anche sul processo di decarbonizzazione che il governo purtroppo ha messo a rischio facendo saltare quel miliardo di fondi del Pnrr previsto proprio per la decarbonizzazione».

«In questo modo - ha aggiunto - si sta mettendo a rischio anche il futuro di Taranto. Noi non ci facciamo fregare dal fatto che dicono che metteranno altri fondi come gli Fsc che comunque sono altre risorse che i territori e le regioni aspettavano. Da questo punto di vista - ha osservato Elly Schlein - io penso che sia una gioco delle tre carte quello del governo, che toglie comunque risorse a questo territorio. Le prende da una parte e le mette dall’altra: non è una cosa seria».

LE ENERGIE RIBNNOVABILI - Poi affronta il tema delle energie rinnovabili. «Gli investimenti nell’energia pulita e rinnovabile sono essenziali. La Puglia ha un grande potenziale e c'è un pezzo dell’impresa di questo Paese che chiede di essere messa nelle condizioni di investire 330 miliardi da qui al 2030 proprio per costruire una nuova potenza di energia rinnovabile. Ci renderebbe più liberi e più indipendenti, aiuterebbe a ridurre le bollette e ne abbiamo tanto bisogno. Ma aiuterebbe a ridurre anche le emissioni che non solo stanno distruggendo il pianeta, ma fanno male anche alla nostra salute», ha detto. 

IL PIANO CASA - Ma Schlein va oltre e parla di un altro argomento che le sta a cuore. «Abbiamo fatto una battaglia questa estate e arriveremo a ottobre con un grande piano nazionale sulla casa, che è un altro argomento importante - ha detto - di cui si è smesso di parlare. Invece dobbiamo farlo perchè le studentesse e gli studenti hanno ragione a protestare per i rincari degli affitti anche del 30%».

«Se tu - ha aggiunto Schlein - mini il loro diritto alla casa stai minando anche il loro diritto allo studio, che è un diritto costituzionale. Vuol dire mettere in campo risorse che possano non solo sostenere le famiglie con l’affitto. Voi sapete che Giorgia Meloni nella sua prima manovra ha cancellato 230 milioni di fondo per l’affitto». «Noi chiediamo non solo di reinserirli ma di triplicarli perché abbiamo visto con gli amministratori regionali e locali quanto - ha concluso - quelle risorse siano fondamentali per sostenere le famiglie che stanno scivolando verso la povertà». 

LAVORO E DIRITTI MANCATI - Ma il tema dei temi è quello del lavoro e dei mancati diritti delle nuoce professioni. «Come facciamo ad accettare - dice - che esistano lavori che dieci anni fa non esistevano e che oggi non hanno diritto, come per i riders, all’assicurazione, alla malattia, alle ferie, sono sfruttati a cottimo per pochi euro a consegna? Come facciamo a tornare credibili agli occhi di quei lavoratori e quelle lavoratrici se non mettiamo al centro dell’impegno del Partito democratico la scrittura delle nuove tutele del lavoro che è cambiato?». 

«Io - ha proseguito - ho l’onore di essere una di quelle che hanno ereditato le lotte sindacali della generazione precedente e di quella ancora prima». «Non c'ero, ma ricordo il valore di quella lotta che ha portato all’avanzamento materiale delle condizioni di lavoro. Ha portato allo Statuto dei lavoratori nel 1970, ma sono passati 53 anni e il lavoro è cambiato e noi - ha concluso la segretaria del Pd - dobbiamo riuscire a scrivere le nuove regole che tutelano il nuovo lavoro, altrimenti rimarremo un passo indietro a danno di tutti». 

IL SALARIO MINIMO - Non poteva mancare un tema caro al Pd., quello del salario minimo. «Siamo quelli che hanno avuto la capacità di aver unito le altre forze di opposizione per una grande battaglia sul salario minimo in questo Paese. E’ una legge di civiltà perché è assurdo che ci siano 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri. Ne incontro molti in questi giorni in giro per tutta l’Italia - spiega - ne ho incontrati alcuni all’aeroporto l’altro ieri che ci dicevano: andate avanti perchè prendiamo 5.16 euro all’ora e dobbiamo fare tre lavori per campare. Che vità è? Che prospettiva di lavoro ho?». «Poi - ha aggiunto - ci stupiamo della crisi della natalità e non capiamo quanto sia dovuta alla precarietà che colpisce soprattutto le donne, soprattutto i giovani, soprattutto al Sud di questo Paese». «E' lì che dobbiamo riscattare il futuro anche di questa terra. Costruire - ha concluso Elly Schlein - opportunità di lavoro di qualità e di buona impresa attraverso un nuovo e diverso paradigma di sviluppo». 

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