TARANTO - È tornato in carcere Roberto Iacca, l'ex sindaco di Roccaforzata, già arrestato nell'estate 2022: associazione a delinquere finalizzata all'usura e all'estorsione, sono queste alcune delle accuse mosse dal pubblico ministero Francesco Ciardo che ha accordinato l'inchiesta del finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria. In cella, oltre a Iacca, sono finiti anche Salvatore de Molfetta (anche lui già arrestato nell'operazione Campanile del 2020), il 38enne Cosimo Pernorio, il il 65enne Michele De Molfetta e infine la 40enne Carmela Di Molfetta. Ai domiciliari, invece, sono finiti Santa Bisignano di 59 anni e Tommaso De Roma di 69.
Le accuse, a vario titolo, come detto vanno dall'associazione per delinquere, usura aggravata, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio dei relativi proventi illeciti, e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini delle fiamme gialle, avviate nel 2021, hanno consentito di registrare nel territorio delle province di Taranto e di Lecce presunte pratiche usurarie: in particolare, dalle indagini sarebbe emersa la concessione, da parte degli indagati di finanziamenti a imprenditori tarantini e leccesi in stato di bisogno, attivi nel settore della produzione dei latticini e della pasticceria fresca, con l’imposizione di tassi usurari fino al 354%.
All’attività di usura avrebbero quindi fatto seguito, a cura di presunti associati, cointeressati in imprese tarantine e leccesi attive nel settore della ristorazione, della distribuzione alimentare e della fornitura di arredi per ufficio, alcune apparenti operazioni di riciclaggio e autoriciclaggio involgenti rapporti commerciali di comodo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. È inoltre emerso che alcuni degli indagati avrebbero trasferito la titolarità dei suddetti soggetti economici a “prestanome” con l’apparente finalità di agevolare la commissione dei presunti delitti di riciclaggio e autoriciclaggio.
I finanzieri jonici hanno dato attuazione al provvedimento cautelare anche sotto il profilo patrimoniale, eseguendo diversi sequestri per un importo di oltre 415 mila euro.
Contestualmente sono state eseguite 16 perquisizioni nei confronti di soggetti indagati a piede libero.