Le dichiarazioni
Conte a Taranto: «Su piano ex Ilva Stato ci mette la faccia». E ai giornalisti: «Passerella? Non vi ho chiamato io»
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E li invita a tornare dalle famiglie per la vigilia di Natale
TARANTO - «Stiamo lavorando al piano industriale, abbiamo ormai confermato che ci sarà il coinvolgimento dello Stato, lo Stato ci metterà la faccia. Vogliamo migliorare questo piano, renderlo sempre meno carbonizzato, lo Stato è una garanzia per tutti». Lo afferma il premier Giuseppe Conte in un punto stampa da Taranto. «Sono qui per portare la testimonianza dell’attenzione e della premura per questa comunità ferita. Quando sono venuto qui ho promesso che il sistema Italia avrebbe lavorato per alleviare le sofferenze». «Alcune misure le abbiamo approvate, altre le approveremo. Nel complesso sta venendo una bella risposta che offriamo per il rilancio di questa città. Sono molto fiducioso, l’Italia è membro del G7, è impossibile che l'Italia non riesca a risollevare una città», ha poi aggiunto il premier soffermandosi sul decreto «cantiere Taranto» che il governo è chiamato a varare nei prossimi giorni.
LA POLEMICA CON I GIORNALISTI - Una passerella a Taranto? «No, è una passerella perché ci siete voi. Io non vi ho chiamato. Ora, per favore, non mi seguite, andate dalle vostre famiglie come è giusto che sia». Lo afferma il premier Giuseppe Conte in un punto stampa da Taranto.