L'evento

L'etoile della Scala Antonella Albano presenta il cartellone dell'estate 2026 del Petruzzelli

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La ballerina barese in un’intervista ai microfoni della Gazzetta annuncia che si esibirà per la prima volta Bari

Antonella Albano, prima ballerina della Scala e barese doc annuncia il cartellone dell’estate 2026 al Teatro Petruzzelli. Un'intervista in esclusiva della Gazzetta in cui l'etoile annuncia che si esibirà per la prima volta Bari all'interno della Rassegna Extra novità in un grande spettacolo di danza in estate.

QUI IL PROGRAMMA 

Parte dal tardo Settecento de La Cecchina di Niccolò Piccinni e si conclude con il primo Ottocento de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini la nuova Stagione lirica del Teatro Petruzzelli, nel segno della riscoperta dell’identità e dei patrimoni culturali. Le due opere, nel 1760 e nel 1816, rappresentarono i maggiori successi del proprio tempo, passandosi il testimone tra due generazioni, ma entrambe tappe significative per l’affermazione universale dell’opera italiana, di recente riconosciuta come patrimonio culturale UNESCO. Non a caso la programmazione propone due capolavori della “Trilogia popolare” di Verdi, tra le opere più rappresentate al mondo, ma in entrambi i casi in allestimenti che ne esaltano l’aspetto drammaturgico e l’attualità: La traviata prevista in aprile avrà i costumi di Valentino nell’allestimento glamour di Sofia Coppola pensato per l’Opera di Roma, mentre Il trovatore in scena ad ottobre ha la firma di uno dei registi più affermati del nostro tempo, Davide Livermore, con l’allestimento del Teatro Regio di Parma.

Ma nel cuore della Stagione saranno proposte altre due operazioni di riscoperta dei patrimoni culturali, questa volta del territorio di Bari. In settembre sarà allestita in prima italiana l’opera contemporanea di Zygmunt Krautze Bona Sforza, co-prodotta con l’Opera di Cracovia: ricordiamo che Bona Sforza fu una delle protagoniste del Rinascimento europeo, trasferitasi alla corte di Cracovia come regina di Polonia (che modernizzò rendendola una vera corte rinascimentale), ma senza mai tralasciare il suo amato Ducato di Bari, dove tornò dopo la morte del marito, trasformando il suo castello in una straordinaria fucina di arti e musica che fece di Bari una capitale internazionale. L’altra operazione di recupero riguarda Franco Casavola, musicista nato a Modugno e diventato nel primo Novecento uno dei principali futuristi italiani, la cui opera comica Il gobbo del Califfo (tratto da una novella de Le mille e una notte) fu messa in scena all’opera di Roma nel 1929, con un successo talmente travolgente da valergli un premio e la replica in quasi tutte le città italiane. Anche a Bari Il gobbo giunse tre volte, al Petruzzelli nel 1930 e nel 1956 e poi al Teatro Piccinni l’ultima volta nel 1962. L’opera è stata poi dimenticata e la riscoperta di questo piccolo capolavoro, così come del suo autore, rientra pienamente nella linea di recupero dei propri patrimoni culturali che il Petruzzelli lancia con la Stagione 2026, con l’avvio delle grandi celebrazioni pluriennali per il Tricentenario della nascita del massimo compositore barese, Niccolò Piccinni, avvenuta nel 1728: ogni anno per il triennio la Stagione della Fondazione sarà inaugurata da un’opera di Piccinni e si svolgeranno sempre più intense iniziative parallele, concertistiche e culturali, in accordo con il Comune di Bari primo promotore delle celebrazioni. Nel 2026, prima della rappresentazione della nuova produzione barese - basata sulla recente edizione critica di Francesco Paolo Russo - de La Cecchina ossia La buona figliola (che non soltanto è l’opera che dette la celebrità a Piccinni, ma fuanche il titolo del Settecento più eseguito in tutto il mondo, con oltre 300 repliche dopo la prima romana, fino agli estremi d’Europa, alle Americhe, alla Russia e perfino alla Cina, dove fu la prima opera europea rappresentata nel 1776), è previsto un concerto nel giorno della nascita di Piccinni, il 16 gennaio, che solennizzerà l’apertura del triennio di celebrazioni con la partecipazione del soprano di fama mondiale Rosa Feola, la quale ha accettato il ruolo di “testimonial” di Piccinni nel mondo, impegnata nel concerto di Bari insieme a Coro e Orchestra del Teatro Petruzzelli e alle prime parti dell’ensemble di strumenti antichi Cappella Neapolitana del direttore barese Antonio Florio.

Tra i nomi di assoluto prestigio che faranno parte delle produzioni previste per la prossima Stagione d’Opera si annoverano artisti di primo piano dell’attuale panorama lirico internazionale, tra cui Francesca Aspromonte, Pietro Spagnoli, Milan Siljanov, Roberta Mantegna, Jack Swanson, Anita Rachvelischvili e ancora Stefan Pop, Federica Guida, Andrezej Filonczyk, Fabio Sartori, Amartuvshin Ankhbat, Chiara Amarù, Santiago Ballerini, Krystian Adam e Christian Senn tra i molti altri.

Regista in residenza per l’anno 2026 sarà Daniele Luchetti, cui sono affidate tutte le tre opere inaugurali di Piccinni fino al 2028 e che quest’anno firmerà anche Il barbiere di Siviglia di Rossini, che conclude in dicembre la Stagione 2026, chiudendo un cerchio ideale che unisce l’opera sette-ottocentesca alla modernità (sua la cura anche di un docufilm su Piccinni che sarà realizzato con gli allievi dell’Accademia del Cinema diSan Pio di Bari). Sulle attività congiunte della Fondazione Petruzzelli e del Comune di Bari per le celebrazioni triennali del Tricentenario di Piccinni saranno fornite tutte le informazioni in appositi momenti di comunicazione.

Per quanto riguarda le altre offerte artistiche di questa ricca Stagione 2026 del Petruzzelli, vogliamo sottolineare, nell’ambito della danza, una versione del celebreLago dei cigni di Čaikovskij nell’eccezionale e innovativa forma proposta dal Ballet Preljocaj,

compagnia considerata tra le più importanti e ammirate del balletto contemporaneo, fondata e guidata in Francia dal coreografo di origine albanese Angelin Preljocaj (nel 2026 si celebrano trent’anni dalla fondazione della Compagnia), che propone un nuovoapproccio alla danza classica favorendo il dialogo tra i corpi danzanti e l’immagine attraverso l’uso avanzato di nuove tecnologie digitali.

Infine per laStagione sinfonica saranno 9 i concerti che coinvolgono l’Orchestra del Petruzzelli, ormai considerata tra le più importanti realtà italiane, guidata dal suo direttore stabile Stefano Montanari nel concerto inaugurale di febbraio dedicato al grande compositore del Novecento Dmitrij Šostakovič. Nei restanti programmi l’Orchestra sarà invece guidata da direttori autorevoli della scena internazionale, da Jonathan Darlington ad Alpesh Chauhan, da Sasha Yankevych ad Alexander Sladkovsky, da John Axelrod a Vincenzo Milletarì. Questi concerti sinfonici e gli ulteriori 5 appuntamenticameristici coinvolgeranno solisti di alto prestigio come il violinista russo Ilya Gringolts, la violinista giapponese Karen Gomyo, il contrabbassista venezuelano proveniente dai Berliner Philharmoniker Edicson Ruiz e il gradito ritorno del cornista Emanuele Urso, nativo di Martina Franca e già primo corno dell’Orchestra del Petruzzelli, oggi nello stesso ruolo al Teatro alla Scala. Importanti i nomi dei cantanti: Ian Bostridge (Lieder di Schubert, Mahler ed Henze), Louise Alder e Markus Werba (Brahms) e poi Elena Villalón, Kristina Mkhitaryan, Andrey Zhilikhovsky, Anna Prohaska, Laura Verrecchia, Filip Filipović e Adolfo Corrado (gli ultimi quattro per la Petite Messe solennelle di Rossini).

Non possono mancare i grandi pianisti, a cominciare da due giovanissime virtuose, la diciassettenne moscovita Alexandra Dovgan e Sophia Liu, nata in Cina e di nazionalità canadese, di un anno più giovane della collega e ancora Mikhail Pletnëv, Kirill Gerstein e Julius Drake. Gli ormai tradizionali spazi per la musica barocca, eseguita con prassi “storicamente informata”, saranno dedicati al Concerto per la Pasqua con la Passione secondo Giovanni di Bach, eseguita dall’Ensemble e dal Coro ‘Il Pomo d’oro’, e al Messiah di Händel in prossimità del Natale, con i complessi di Akademie für alte Musik e Rias Kammerchor di Berlino, ancora due pietre miliari dei patrimoni culturali universali.

Tra le altre manifestazioni di alto valore culturale ricordiamo laGiornata della Memoria del 27 gennaio, affidata al racconto, commissionato a Giovanni Bietti, dell’oratorio Un sopravvissuto di Varsavia di Arnold Schönberg, nonché la rinnovata collaborazione conilBif&st di Bari, prevista a marzo, per la sonorizzazione di un film storico eseguita dal vivo dall’Orchestra del Teatro Petruzzelli.

Un progetto speciale s’inserisce ancora perfettamente nella visione di recupero dei patrimoni culturali identitari della Puglia, con l’esecuzione in forma di concerto dell’inedita opera Marina scritta nel 1889 dal compositore foggiano Umberto Giordano, eseguita in febbraio dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e dal Coro del Teatro Petruzzelli diretti da Vincenzo Milletarì, con le prestigiose voci soliste di Freddie De Tommaso e Sonya Yoncheva, esecuzione che si terrà al Teatro dal Vermedi Milano, registrata dal vivo e distribuita in disco dalla DECCA. Torneranno le lezioni del cicloBari nella Storia della Musica, sia nella formula riservata ai Donor, sia aperte a tutto il pubblico del Petruzzelli, insieme ad altre importanti collaborazioni culturali, con Gianrico Carofiglio e Giordano Bruno Guerri tra gli altri, che si occuperanno di introdurre le recite in abbonamento de Il gobbo del Califfo di Casavola, con Maria Grazia Pani per la commissione di uno spettacolo divulgativo su Piccinni e ancora conil drammaturgo ed editorialista Valerio Cappelli, autore di uno spettacolo sulla vita di Piccinni diretto ed interpretato da Sergio Rubini.

Non meno importante nella ricca attività del 2026, l’omaggio dedicato all’ottantesimo anniversario dellaproclamazione della Repubblica Italiana del 2 giugno, appuntamento voluto dal Presidente della Fondazione Petruzzelli, nonché Sindaco di Bari, in accordo con Sua Eccellenza il Prefetto di Bari.

Un’autentica innovazione rispetto al passato, che arricchisce ancor più l’offerta culturale e di spettacolo della Fondazione Petruzzelli in linea con l’idea fil rouge della Stagione, è la nascita di EXTRA 2026, una rassegna concentrata nel periodo estivo (dai primi di giugno a metà luglio) con appuntamenti di grande qualità e ampio respiro, per offrire a chi resta e anche a chi arriva a Bari un’estate sorprendente da vivere in Teatro, dove scoprire la bellezza del territorio e apprezzare la sfaccettata identità di Bari da angolazioni tutte nuove.

Dalla fertile attività di coproduzione della Fondazione Petruzzelli con Laterza (che vede inoltre la ripresa del ciclo Lezioni di Storia, nuovamente dedicato al tema «Oriente e Occidente») parte La nascita di Bari moderna, un’iniziativa dedicata alla storia eallo sviluppo della città dalla Rivoluzione Francese alla modernità divisa in quattro “movimenti”. E ancora: gala di danza classica e contemporanea, musica sinfonica e corale, musica barocca e jazz, ospiti di eccellenza come Ute Lemper, Paquito D’Rivera, Jacques Morelenbaum, Vinicius Barros, Antonella Albano, Nicoletta Manni e talenti del territorio, si fonderanno assieme in un’estate dall’atmosfera unica. In chiusura, un omaggio tutto speciale aiquarant’anni di gemellaggio Bari/Canton: la presenza di artisti cinesi all’interno della rassegna è un primo passo verso la costruzione di una relazione permanente che conduce allo scambio di ospitalità artistiche e spettacoli fra Bari e Canton, importante città del sud della Cina, che condivide con il capoluogo pugliese oltre due millenni di storia.

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