bifest 2025

«Il mestiere dell'attore? Esploratore in cerca di nuove mete»: a Sergio Rubini premio Bif&st Arte del cinema

francesca di tommaso

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Al regista, attore e sceneggiatore pugliese sarà consegnato il prestigioso riconoscimento. Stamattina la masterclass al Petruzzelli con il pubblico

BARI - Dal cinema come innocente perdizione, alla forza della storia su pellicola che non ha confini. Dal mestiere dell'attore «vischioso/rischioso» in cui «per lavorare devi imparare a disimparare», alla proposta, nemmeno troppo peregrina, di far fare corsi di recitazione ai politici «per affinare la loro qualità di immedesimarsi nell'altro». E' un Sergio Rubini a tutto campo, narratore sapiente e mai scontato quello che accoglie il pubblico della quarta giornata del Bif&st 2025 - Bari International Film&TV Festival nel teatro Petruzzelli.

Il regista, attore e sceneggiatore, pugliese di Grumo Appula, uno degli interpreti più raffinati del panorama cinematografico e teatrale italiano, si racconta ad Angela Prudenzi alla fine della proiezione di due suoi lavori, «Il viaggio della sposa» e «La tela».

Ad un pubblico attento ha spiegato quanto possa continuare ad essere legato alla sua terra, il legame profondo con le sue origini. «Quando ho girato le scene al mare de "L'anima gemella" ero in Salento - racconta -. A quei tempi il mare dei pugliesi era il Gargano: le spiagge salentine nei giorni feriali erano deserte». Oggi, la Puglia vola alto. «Ecco, alla Puglia va riconosciuta la grande capacità di cambiare la storia di una terra, di aver fatto PIL con la musica, il cinema, il cibo. Deve essere esempio alle altre regioni». 

Rubini sottolinea l'importanza delle parole. «Fondamentali». Al punto che travalicano l'avvento delle nuove tecnologie e non spaventano il regista. «Mai l'intelligenza artificiale potrà sostituirsi alle "parole" che raccontano le storie, al lavoro di scrittori e sceneggiatori - commenta -. Un algoritmo rimane tale e può generare solo altri algoritmi. Un pubblico come questo di oggi è momento di socialità che genera altro pubblico. E servono momenti di socialità: i festival lo sono».

Alle 20.30 a Sergio Rubini sarà consegnato il premio Bif&st Arte del cinema. E a chi gli chiede se il premio chiude un cerchio della carriera risponde sorpreso: «Assolutamente no, è pungolo per fare sempre meglio. L'attore è un esploratore, in cerca sempre di una nuova meta».

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