MARATEA (Potenza) - L’assessore regionale della Basilicata alle Infrastrutture, Donatella Merra, ha convocato per domani mattina, alle ore 9.30, un tavolo emergenziale «per valutare i danni e le immediate misure di contenimento da assumere dopo la frana che ha colpito Maratea nelle prime ore di questa mattina, provocando la caduta a valle dei detriti sulla strada statale 18 sino alla spiaggia».
Lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta lucana, specificando che al tavolo, che si riunirà negli uffici dell’assessorato regionale, parteciperanno anche il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, e dirigenti di Anas, Protezione Civile.
«La Ss 18 - ha aggiunto Merra - è un’arteria fortemente condizionata dai fenomeni di caduta massi in tutta la sua estensione soprattutto per questo sono stati avviati e procedono celermente i necessari lavori, per complessivi 47 mln di euro, della variante alla ss 18 secondo il cronoprogramma prefissato. Si tratta, in particolare, della realizzazione di due tratti in galleria che - ha proseguito - risolveranno definitivamente queste criticità ma nel frattempo fronteggeremo con tutte le risorse a nostra disposizione l’annoso problema della caduta massi che compromette la sicurezza viaria della comunità di Maratea e di tutti gli utenti che utilizzano quel percorso. Dopo l'incontro di domani saranno forniti ulteriori aggiornamenti sulle decisioni adottate. La Regione - ha concluso l’assessore - come già avvenuto per gli eventi calamitosi di metà ottobre scorso che colpirono le frazioni Castrocucco e Contrada Marina, è al fianco della Comunità marateota scossa da questi infausti eventi e la sosterrà sia in termini di interventi e finanziamenti che con tutta la solidarietà umana necessaria».
E' di queste ore la notizia del tavolo emergenziale, dopo che stamattina la pioggia incessante e un territorio già fragile causano una frana che si è staccata stamani, prima dell’alba, a Castrocucco di Maratea (Potenza), da un costone roccioso che sovrasta la strada statale 18, chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Secondo le prime verifiche, il crollo non ha coinvolto persone.
La frana ha ricoperto e danneggiato circa 100 metri della strada, dove i carabinieri sono intervenuti per bloccare la circolazione automobilistica: con l’arrivo sul posto dei Vigili del fuoco e di personale dell’Anas, la strada è stata chiusa e il traffico è stato deviato su un percorso alternativo. Stamani nella zona sono cominciati «approfonditi sopralluoghi», ai quali partecipano tecnici della Protezione civile della Regione Basilicata, per stabilire «la reale entità dei danni, che al momento appaiono ingenti».
Non si tratta di un episodio isolato. Già in passato ci sono state frane in quella zona, nonostante gli interventi di consolidamento del costone che si sono effettuati, ma inutilmente. Il problema delle frane resta una ferita aperta, per tutti i disagi che ne conseguono, non solo in termini di sicurezza ma anche di viabilità.
Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, ha già fatto sapere che «La Regione è impegnata ad affrontare tutte le emergenze che si stanno verificando in queste settimane a causa del maltempo, a partire da quella di Maratea». Bardi ha continuato sostenendo che «il mio pensiero e il mio impegno» sono rivolti alla comunità di Maratea. Nella stessa nota, il governatore ha sottolineato l'impegno della giunta regionale per contrastare le conseguenze del dissesto idrogeologico, «nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie previste».
Anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è in stretto contatto con i tecnici Anas per la frana che ha interessato il Comune di Maratea. Lo fanno sapere fonti del ministero. L’obiettivo è ripristinare la circolazione in condizioni di totale sicurezza nel più breve tempo possibile.
La frana ha messo in movimento circa 400 metri cubi di rocce, che hanno danneggiato oltre 100 metri della strada, ora del tutto chiusa al traffico.
Lo ha reso noto l’Anas, spiegando che «l'energia potenziale del materiale roccioso e l’acclività del versante ha consentito alla frana di raggiungere il mare sottostante la strada statale».
I sopralluoghi in corso hanno l’obiettivo di «stimare l'entità dei danni verificatisi, in particolare al corpo stradale, valutare le prime soluzioni tecniche di intervento e stabilire i tempi di ripristino della circolazione interrotta». Intanto, sono stati individuati i percorsi alternativi consigliati agli automobilisti, mentre «sul tema è già stato aperto un tavolo di confronto tecnico con tutti gli Enti e le Istituzioni interessate».