La tragedia
India, turismo: incidente funivia a Trikut, 4 morti e 10 feriti
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Turismo, tragedia in India a Trikut: incidente funivia, operazioni di soccorso durate oltre 40 ore, 4 morti, 10 feriti. Il video shock.
INDIA - Dopo 40 ore, quasi due giorni, sono ancora cinque le persone sospese a mezz'aria in India, nelle cabine della funivia di Trikut, in Jarkhand, ferme dopo un incidente. Durante le operazioni di soccorso ieri (video), poco prima del buio, una tragedia in diretta ha lasciato sotto shock chi seguiva l’intervento di salvataggio: i turisti vengono prelevati uno ad uno dalle cabine e riportati a terra agganciati a un elicottero. Rakesh Nandan, 50 anni, è precipitato da 450 metri di altezza ed è morto sul colpo, per l’apertura della cintura di sicurezza che lo legava all’elicottero. Con lui, il totale delle vittime dell’incidente è salito a quattro.
L’intero paese sta seguendo col fiato sospeso le operazioni di soccorso, riprese questa mattina all’alba, dopo che la Protezione Civile le aveva interrotte ieri sera per la scarsa visibilità nella valle.
I responsabili della Protezione Civile assicurano che entro oggi tutti saranno messi in salvo, e spiegano che in tutte queste ore le persone bloccate sono state rifocillate con acqua e cibo consegnato da droni.
La funivia di Trikut, nel distretto di Deoghar, è la più lunga di tutta l’India, con un percorso verticale di 800 metri.
India: in salvo gli ultimi 5 turisti bloccati sulla funivia
Fine dell’incubo per gli ultimi cinque turisti rimasti sospesi, fino a questa mattina, nelle cabine della funivia di Trikut, nello stato indiano del Jarkhand.
I cinque sono stati riportati a terra sani e salvi dopo oltre 40 ore con la ripresa dei voli degli elicotteri dell’Aviazione, che si erano fermati ieri sera.
L’incidente ha provocato una decina di feriti e la morte di quattro persone; l’ultima vittima è stato un turista precipitato ieri, sotto gli occhi dell’intera India, quando la cinghia che lo teneva appeso a un elicottero si è sganciata.
La funivia di Trikut, la più lunga e la più ripida del Paese, che copre un dislivello di quasi 800 metri, si è fermata domenica pomeriggio, dopo uno scontro tra due cabine, imprigionando una quarantina di persone.
Le operazioni di soccorso sono state particolarmente complesse e hanno costretto la Protezione Civile a chiedere l'intervento di elicotteri dell’esercito. I sopravvissuti hanno definito i quasi due giorni trascorsi nelle cabine che dondolavano sopra lo strapiombo «un incubo indimenticabile».
Le autorità dello stato hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta per verificare le responsabilità dell’accaduto.