Il meteo

Gazzetta Meteo Weekend, l'ondata di caldo in Puglia è agli sgoccioli

Michele Conenna

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Il punto del meteorologo Michele Conenna: da domenica sera calo termico e via afa e sabbia

BARI - La seconda ondata di caldo africano è entrata nel vivo portandoci un netto incremento delle temperature che raggiungeranno picchi di 42°C nei prossimi giorni. Insieme alla fornace africana sta arrivando anche la sabbia del Sahara.

E come nelle attese eccola qui l'ondata di caldo africano che sta facendo impennare le temperature ora dopo ora toccando quota 40°C in attesa di quello che accadrà tra venerdì e sabato quando la colonnina di mercurio potrà sfiorare addirittura i 42° su alcune zone della Puglia, Basilicata e Calabria. Ma come oramai spesso accade negli ultimi anni, l'aria calda di matrice africana (libico-tunisina) è accompagnata da un massiccio pulviscolo sahariano. Di che parliamo? L'aria calda sollevandosi dal deserto africano trasporta con sé sabbia e polveri che riescono a raggiungere l'Italia spinte dai venti provenienti da Sud. Ecco perché i cieli, rispetto a quando spira il Maestrale, non solo assolutamente limpidi e azzurri ma al contrario sono lattiginosi, biancastri e giallognoli. Non sono nubi ma bensì sabbia. E' un fenomeno che da circa 10 anni si presenta su di noi non solo l'estate ma anche in autunno e in primavera quando ci sono intense sciroccate o libecciate.

Ultimamente la frequenza di questo fenomeno sta aumentando perché lentamente sta scomparendo la figura dell'Anticiclone delle Azzorre, con clima caldo ma senza eccessi, spesso sostituito da quello africano, sempre più temuto. Proprio per questo motivo è atteso un ulteriore aumento termico con punte fino a 42°C tra il Foggiano e la Bat, nel Materano, ma anche a Cosenza e nel Palermitano. Altrove massime tra 33°C e 37°C. Quanto durerà l'ondata di caldo con la sabbia? Fino a domenica, poi lentamente correnti più fresche spazzeranno via la calura e la sabbia, riportandoci cieli limpidi e temperature più umane.

Ma questa sabbia cosa comporta? E' ovvio e scontato che un meteorologo non può addentrarsi su eventuali rischi per la salute, ma si può comunque facilmente intuire ed ipotizzare come il pulviscolo del deserto aumenta la concentrazione di polveri sottili e quindi può provocare un’ulteriore irritazione delle vie respiratorie nei soggetti più sensibili. Questo poiché le polveri desertiche hanno un diametro medio di 20 micron. E pensate che possono spingersi fino a 10mila metri di quota ed essere trasportate per migliaia di chilometri, arrivando in Italia, proprio così come sta accadendo.

Secondo un recente studio si stima che dal Sahara (il deserto nordafricano) si sollevino ogni anno circa 180 milioni di tonnellate di polveri che vanno ad aggiungersi alle Pm2.5 e Pm10 già presenti in atmosfera, con ripercussioni sul fronte della salute pubblica. Insomma, non si vivono più estate normali ma si contano, uno dopo l'altra, le ondate di caldo e a questo punto anche le ondate di sabbia.

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