due giugno

Matera, la pace al centro delle celebrazioni per la Festa della Repubblica

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La cerimonia in piazza Vittorio Veneto, nel centro storico di Matera

MATERA - La richiesta di arrivare il prima possibile alla pace e di chiudere i conflitti che agitano l'Europa e il Medio Oriente è arrivato stamani da Matera - città che nel 2026 sarà Capitale mediterranea della cultura e del dialogo - nel corso delle celebrazioni per la Festa della Repubblica che hanno anche attirato i tanti turisti che, come ogni giorno, affollano la città dei Sassi.

Nel corso degli interventi ufficiali, in piazza Vittorio Veneto, nel centro storico di Matera, è stato ribadito che la scelta della Repubblica, nata dalla Resistenza, fatta dagli italiani con il referendum del 2 giugno 1946 e l’introduzione della Carta Costituzionale sono «il perno della nostra democrazia, a garanzia della libertà e della pace».

La celebrazione è cominciata con l’Inno di Mameli eseguito da due insegnanti, una pianista e un soprano. Il prefetto Cristina Favilli ha reso omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona di alloro, davanti al Monumento, accompagnata da due alunni dell’istituto omnicomprensivo «Padre Pio da Pietrelcina» di Pisticci (Matera). Il siginificato della scelta della Repubblica, anche nella città che nel 2019 è stata Capitale europea della Cultura, è stato ricordato negli interventi del prefetto Favilli, del commissario prefettizio del Comune, Raffaele Ruberto, del presidente della Provincia, Francesco Mancini e dal presidente della consulta provinciale studentesca Sanya Bonelli. Al termine sono state consegnate cinque onorificenze al merito di cavaliere della Repubblica e un diploma di onorificenza pontificia.

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