l'orrore

Lecce, massacra un gatto a calci e poi va via: rintracciato l'aggressore, è un clochard sloveno

Rosaria Galasso

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Le telecamere immortalano due minuti e mezzo di pura brutalità in Corte dei Guarini. Le indagini affidate alla polizia locale sono servite per raggiungere l'uomo, un senza fissa dimora di origine slava che sarà denunciato

LECCE - Due minuti e mezzo di orrore. Il tempo necessario a stanare un gatto nascosto sotto una macchina e iniziare a massacrarlo di calci. È una scena bestiale, priva di umanità quella catturata da una telecamera di sorveglianza ieri pomeriggio in Corte dei Guarini, nel cuore di Lecce. 

Un uomo ha infierito sulla bestiola per oltre due minuti, l'ha colpita ripetutamente, furiosamente, e ha continuato a farlo fino a quando non si è accertato che fosse morta sotto i suoi colpi. Solo allora si è placato e se n'è andato via, pensando che nessuno avesse visto o sentito. 

Così non è stato. Le immagini sono arrivate questa mattina al comando di Polizia locale di Lecce, e le indagini sono state avviate. Non dovrebbe essere difficile risalire all'aggressore. La mobilitazione è già scattata. 

LO SDEGNO DEL SINDACO - Anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, è stato colpita dalla efferatezza dell'episodio. «Sono come tutti impressionato, sdegnato, avvilito dalla violenza delle immagini - dice - che mostrano l'uccisione gratuita, immotivata, crudele, di un gatto nel nostro centro storico. Atti così brutali non appartengono alla comunità leccese, rispettosa degli animali e dell'ambiente, ricca di un tessuto associativo che in collaborazione con il Comune e la Asl assicura assistenza e cura ai felini liberi sul territorio. La polizia locale, incaricata delle indagini, proprio grazie a quelle immagini potrà presto identificare l'autore di questo inqualificabile atto e fare in modo che possa essere chiamato alle sue responsabilità».

Maria Teresa Corsi del circolo Verde ambiente e società di Lecce ha già preannunciato querela «nei confronti dell'artefice di tale brutale uccisione. Invito i residenti della strada interessata - dice -  a collaborare con la polizia locale senza indugi o timori di possibili ritorsioni. Bisogna assicurare nelle mani della giustizia l'artefice di tanto sadismo».

Monta anche l’ira dei cittadini del quartiere che avevano adottato l’animale, dandogli il nome di Pierluigi. L'animale aveva problemi alla colonna vertebrale e non deambulava bene. Doppiamente crudele è l'aggressione ai suoi danni. 

RINTRACCIATO L'AGGRESSORE - È stato rintracciato l'uomo che ha ucciso a calci il gatto di quartiere, Pierluigi, nel centro storico di Lecce. Si tratta di un senzatetto di origine slovena: lo hanno riconosciuto alcuni ragazzi residenti nel centro storico del capoluogo salentino che hanno fornito la descrizione dell'uomo alla polizia locale. Gli agenti della Polizia Locale, dopo aver visionato le immagini, hanno individuato l’uomo che ha ammesso le sue responsabilità. In accordo con il magistrato di turno, valutate le condizioni di evidente instabilità del soggetto, la Polizia Locale ha richiesto la valutazione di un eventuale trattamento sanitario obbligatorio. Si presuppone che verrà denunciato per maltrattamenti.

«Ringrazio il Comando di Polizia Locale - ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – e gli agenti che hanno effettuato le indagini per la celerità con cui hanno risolto il caso che ha impressionato e indignato tutta la città».

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