L'indagine
Puglia, «Non candidarti contro Emiliano e potrai fare il sindaco di Bari»
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La grillina Laricchia ebbe pressioni per le Regionali 2020: «In cambio dell’accordo Pd-M5S mi proposero di “sistemarmi a vita”»
BARI - Nell’estate 2020, alla vigilia delle elezioni regionali, il presidente uscente Michele Emiliano provò in tutti i modi a convincere la grillina Antonella Laricchia ad allearsi con il Pd o anche a non candidarsi contro di lui. In cambio, sarebbe emersa la possibilità che la leader pugliese dei Cinque Stelle ottenesse un assessorato di peso (Agricoltura, Sanità) o la vicepresidenza della Regione. Se avesse rinunciato a sfidare Emiliano, la Laricchia avrebbe ottenuto in cambio la candidatura a sindaco di Bari, oppure ancora (e queste sono parole sue) «si sarebbe trovato certamente un modo per “sistemarmi a vita”».
Quello che potrebbe suonare come un retroscena politico è assurto in questi giorni a verità giudiziaria. La Procura di Bari ha infatti indagato per oltre un anno su quanto avvenne nei giorni precedenti alla Regionali, concludendo che andò proprio così. E lo ha fatto a seguito di una querela per diffamazione che lo stesso Emiliano ha presentato nei confronti di Alessandro Di Battista. L’ex deputato Cinque Stelle, intervistato il 2 ottobre 2020 nella trasmissione «Accordi e disaccordi» di Canale 9, aveva raccontato tra l’altro il caso della Puglia e del rapporto tra Laricchia e Emiliano...