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Terremoto sull'Appennino tra Toscana ed Emilia-Romagna

 
Ansa (video vigilfuoco.tv)

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Ansa (video vigilfuoco.tv)

Il terremoto di magnitudo 4.9, registrato alle ore 05.10 italiane nella provincia di Firenze di lunedì 18 settembre 2023 è dovuto allo stiramento dell'Appennino.

Lunedì 18 Settembre 2023, 16:32

16:53

FIRENZETerremoto oggi - lunedì 18 settembre 2023 - di magnitudo 4.9, registrato alle ore 05,10 italiane nella provincia di Firenze, è dovuto allo stiramento dell’Appennino: «È un meccanismo caratteristico di quest’area che sta a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna», spiega all’Ansa Romano Camassi, sismologo della sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Finora sono state avvertite una cinquantina di scosse, la maggioranza delle quali sotto una magnitudo di 2.0. Si tratta di una sequenza abbastanza tipica - continua Romano - ma non possiamo prevedere quanto durerà e se ci saranno o meno altri eventi simili a quello più importante».

L’epicentro del terremoto, localizzato ad una profondità di 8,4 chilometri, è stato individuato circa 42 chilometri a Nord di Firenze, a Sud-Ovest del comune di Marradi. Analizzando la sismicità recente in un’area di 30 chilometri intorno a questa località, dal 2000 ad oggi si sono verificati altri 7 eventi di magnitudo superiore a 4.0: il più forte risale al 14 settembre 2003 vicino Loiano, in provincia di Bologna, con magnitudo 5.2. "Purtroppo non abbiamo un quadro del tutto completo della storia sismica della zona, poiché i dati vengono registrati in maniera accurata solo a partire dagli ultimi 200 anni - aggiunge il ricercatore dell’Ingv - ma si tratta senz'altro di un settore dell’Appennino a sismicità elevata».

Sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello (circa 25 chilometri a Nord di Firenze): l'evento del 13 giugno 1542, con magnitudo stimata di 6.0, e quello del 29 giugno 1919, di magnitudo 6.4. Quest’ultimo, in particolare, è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale. Il terremoto avvenuto oggi risulta essere relativamente vicino anche a quelli dell’Appennino Tosco-Romagnolo, in particolare al sisma del 22 marzo 1661 (magnitudo 6.05) e del 29 ottobre 1725 (magnitudo 5.67).

Terremoto: forti danni Palazzuolo sul Senio palestra, asilo e chiesa

A Palazzuolo sul Senio (Firenze), confinante con Marradi, il terremoto ha causato gravi danni alla chiesa parrocchiale, che viene parzialmente chiusa, all’asilo del paese, alla palestra della scuola, mentre numerose segnalazioni di edifici lesionati - alcune decine - sono arrivate da privati al Comune e alla protezione civile. Lo riferisce il sindaco Gian Piero Moschetti.

«Nel capoluogo temo danni grossi all’asilo e alla palestra della scuola - ha detto -, della chiesa vengono chiusi il loggiato davanti e le cappelle laterali. Nel territorio è stata pesantemente danneggiata la pieve romanica di San Giovanni Battista a Misileo, dove si sono spostati gli archi a volta, almeno tre e l’abbiamo chiusa». La pieve è a soli 4 km dal confine con la Romagna.

A Palazzuolo saranno fatte verifiche su tutti gli edifici segnalati e anche sulla rsa del paese.

Terremoto: crolla parte soffitto mentre dorme, «miracolato»

Mentre dormiva è stato colpito da pezzi di intonaco caduti dal soffitto, con una parte importante ceduta a causa del terremoto ed è finita sul suo letto. «Sono miracolato», racconta Massimo Biserni, ex direttore della banda di Tredozio che all’alba è stato medicato dal 118, nel centro del paese del Forlivese. Se l’è cavata con alcune escoriazioni ma ha avuto gravi danni all’interno del proprio appartamento, a due passi dalla torre civica. In paese è arrivata intanto un’altra ambulanza per soccorrere un’anziana che ha avuto un malore, «forse legato allo stress di quello che è successo», dicono i vicini.

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