Sanità
Screening polmonari, a Bari oltre 700 tac eseguite dal 2022 a oggi
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Hanno permesso di fare diagnosi precoce di tumori (10% dei casi), enfisemi (20% dei casi), patologie cardiache (18% dei casi)
BARI - Più di 700 tac eseguite che hanno permesso di fare diagnosi precoce di tumori (10% dei casi), enfisemi (20% dei casi), patologie cardiache (18% dei casi). Sono i numeri dell’Oncologico di Bari nell’ambito del programma nazionale Risp, la Rete italiana di screening polmonare, a cui l'istituto tumori ha aderito insieme ad altri 17 centri in tutt'Italia.
Da ottobre 2022 ad oggi, più di 1400 pazienti si sono iscritti al programma e sono state eseguite 767 tac. Nel 94% dei casi, sono stati riscontrati danni di diversa natura e gravità: tumori, patologie cardiache e polmonari, noduli e micronoduli da monitorare.
«I risultati raggiunti - commenta il direttore generale dell’Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne - indicano una strada molto chiara: continuare a fare screening ed inserire lo screening polmonare nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Questo Istituto farà la sua parte, continuando a finanziare il programma Risp, per consentire ai pazienti che si sono iscritti al programma di avere una risposta alla propria domanda di salute».
«Finora, attraverso la diagnosi precoce - aggiunge - abbiamo offerto concrete chance di cura ai pazienti e migliorato la loro qualità di vita». "Siamo fieri del risultato ottenuto - ha detto Domenico Galetta, responsabile dell’unità operativa di oncologia medica toracica dell’istituto tumori di Bari - perché abbiamo raddoppiato l'obiettivo iniziale, l’arruolamento di 500 pazienti, e siamo terzi, in tutt'Italia, per numero di tac eseguite».