Giornata mondiale della Terra

Piano anti Xylella, Coldiretti diffida i Comuni inadempienti

Redazione online

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Crollata la produzione di olio nel Salento

Bari - Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale e il danno del settore olivicolo è stato stimato per difetto in 1,6 miliardi di euro, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia pari al 40% del territorio regionale. Bilancio amarissimo, oggi, Giornata mondiale della Terra, per la Puglia e le sue comunità. Se ne torna a parlare in  occasione del  Piano AntiXylella Day organizzato dalla Coldiretti che punta il dito contro  258 Comuni pugliesi ed enti pubblici come Consorzi di Bonifica, Anas e Demanio, colpevoli di non aver ancora avviato le pratiche di prevenzione fitosanitarie. Gli effetti di questa mancanza?  Campi, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e dunque pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore «sputacchina»: ecco perché la Xylella fastidiosa continua drammaticamente ad avanzare.

«Coldiretti Puglia ha chiamato alle armi della terra, con trattori, decespugliatori, trinciatrici, per dare battaglia all’insetto vettore della Xylella fastidiosa, la "sputacchina", nella sua fase giovanile e contrastare l’avanzata della malattia e salvare l’ambiente e il paesaggio, ma gli agricoltori non possono essere lasciati soli a tutelare il patrimonio agricolo e paesaggistico pugliese. Serve l’impegno di tutti gli enti pubblici che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio».

Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa in Salento – aggiunge l'organizzazione - la produzione di olio ha subito un trend negativo che rischia di diventare irreversibile, con il minimo storico di 3.979 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2019/2020 a Lecce, con una diminuzione dell’80%, mentre a Brindisi la produzione di olio è diminuita del 16% e del 4% in provincia di Taranto, oltre agli incalcolabili danni al paesaggio e al turismo in Puglia. All'incontro ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

«Bisogna salvare la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore preservati nel tempo. Per questo serve – aggiunge il presidente di Coldiretti Sabino Muraglia - una riflessione seria sulla scelta di avere ristretto la zona cuscinetto e la zona contenimento dell’Area delimitata Salento. Già in fase di preparazione del Piano, Coldiretti Puglia evidenziava alcune perplessità sulle nuove regole introdotte dal Regolamento di Esecuzione del 14 agosto 2020 n. 1201/2020 circa l’ampiezza delle aree delimitate, ritenendo che la loro riduzione avrebbe potuto significare una perdita di sorveglianza attiva di alcune importanti zone olivetate, che si sarebbero ritrovate di punto in bianco in zona infetta ma non in area contenimento».  

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