Controlli nel Barese
Caro prezzi nei market per frutta e verdura, abusi su mascherine e gel: blitz della Gdf, multe e sequestri
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Dopo anche le nostre denunce sul sito. Denunciati anche alcuni titolari per violazioni delle norme in materia di sicurezza
La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito controlli a tappeto in 28 comuni del Barese e della Bat (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Canosa di Puglia, Capurso, Conversano, Corato, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in
Puglia, Locorotondo, Minervino Murge, Modugno, Molfetta, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Santeramo in Colle, Terlizzi, Triggiano, Turi e Valenzano) per accertare rialzi ingiustificati dei prezzi e altre pratiche commerciali illecite correlati all'emergenza Coronavirus, e hanno sequestrato in tutto 12mila prodotti.
I controlli hanno interessato supermercati, panetterie, commercio all’ingrosso/al dettaglio di prodotti ortofrutticoli, ferramenta, commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici, commercio al dettaglio di prodotti per la casa, commercio al dettaglio di saponi e detersivi, commercio al dettaglio di articoli di profumeria, commercio al dettaglio parti e accessori di autoveicoli, farmacie e parafarmacie.
I prodotti sequestrati avevano un valore complessivo di mercato pari a 25mila euro. Due persone ritenute responsabili di pratiche commerciali illecite e fraudolente sono state denunciate, e 17 titolari di imprese sono stati segnalati per non avere
rispettato la normativa in materia di sicurezza dei prodotti e di disciplina dei prezzi. In particolare sono state sottoposte a sequestro amministrativo oltre 8.000 mascherine di varie tipologie (filtranti, chirurgiche e FFPP 2) prive delle necessarie indicazioni (19mila euro di valore), e rischiano sanzioni fino a 25mila euro.
Inoltre, all’interno di due negozi di prodotti non alimentari, a Bari, sono state sottoposte a sequestro penale 3500 mascherine filtranti riportanti indebitamente il marchio CE, 230 confezioni di salviette igienizzanti per le mani commercializzate illecitamente come prodotti con azione sanificante; il tutto per un valore commerciale di circa 6000 euro. I due rappresentanti legali, cittadini di nazionalità cinese, sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, di frode in commercio e di truffa aggravata dalla minorata difesa.
E AZIENDA ITALIANA DI ELETTRONICA A MALTA VENDE FFP2 A 1,90 EURO: NO A SPECULAZIONI
In questo marasma non mancano gli esempi - più unici che rari - di aziende (per fortuna italiane anche se con sede all'estero) che per evitare speculazioni mette a disposizione mascherine FFP2 (KN 95) senza valvola con tanto di certificazione CE e EN 149:2001 al prezzo di costo. 1,90 euro a fronte dei 7 o 9 richiesti in generale. Il motivo? Una scelta etica - si legge nel sito - e una iniziativa dedicata i loro clienti.
L'azienda, la 5G Mobile con sede a Malta, che commercializza prodotti e ricambi per cellulari vende le mascherine (prodotte in Cina e sono le stesse commercializzate in Italia nei canali ufficiali non "paralleli") non a una clientela privata ma solo ai titolari di partiva Iva con particolare riferimento ai rivenditori. In questa fase non sono mancati anche gli acquisti fatti da non addetti ai lavori (ma pur sempre con partita Iva) che non sono stati negati.
Sul suo sito l'azienda rende noto sia il costo di acquisto (un dollaro e 30, cui poi aggiunge il costo di dazi e trasporto) e allega anche la certificazione rispondente alle normative internazionali. (vedi link https://www.5g-m.com/it/materiale-antistatico/25208-5-mascherine-ffp2-kn95-.html). Un gesto che si distingue magari da quello di altre aziende che hanno deciso di correggere i loro fatturati dedicandosi a vendita, anzi a speculazione, sulle mascherine.