Decreto legge Natale, la diretta di Conte: «Decisione sofferta ma da subito 645 mln per bar-ristoranti»
«Dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio», ha dichiarato il premier
Venerdì 18 Dicembre 2020, 21:55
22:22
«Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. E’ un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi.
«Siamo al fianco» degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. «Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar».
«E' una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio». «Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. E’ possibile - aggiunge Conte - ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. E’ una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo».
E sulla deroga agli spostamenti sottolinea: «Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l'autocertificazione».
«Il virus continua a circolare dappertutto in Europa: si lascia piegare ma non sconfiggere, perciò anche tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che anche la nostra curva dei contagi possa subire un’impennata nel periodo natalizio. Il Cts ha espresso forte preoccupazione per gli assembramenti e la comprensibile voglia di convivialità e socialità».