Gravina
Aree protette, ministro Costa in visita al Parco Nazionale dell'Alta Murgia
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«Gestire un’area protetta include notevoli complessità. È indispensabile far convergere i diversi processi di tutela a quelli indirizzati a uno sviluppo sostenibile»
«Gestire un’area protetta include notevoli complessità. È indispensabile far convergere i diversi processi di tutela a quelli indirizzati a uno sviluppo sostenibile». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in visita questa mattina al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, candidato a Geoparco Unesco, dove ha fatto tappa nel suo tour nazionale nelle aree protette del Paese.
Per il ministro «è imprescindibile che tutti gli attori coinvolti lavorino in sinergia per creare una rete efficace, volta a valorizzare al meglio bellezze e ricchezze dell’area. In questo senso anche l’istituzione delle 'Zone economiche ambientali' nei Parchi, norma che ho voluto fortemente, è il segno tangibile di un percorso per fare dell’Italia il Paese Parco. Così come le risorse messe a disposizione con 'Parchi per il clima', per la sentieristica e per i muretti a secco rappresentano un grande balzo in avanti per sostenere la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle nostre aree protette».
La visita del ministro è stata l’occasione per presentare le azioni di sviluppo sostenibile del territorio previste dal piano dell’Ente, contro l’abbandono di rifiuti e il rischio incendi e la creazione di una task force per frenare il moltiplicarsi dei cinghiali che impattano sulla biodiversità e sulle attività agricole, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini, problema evidenziato anche da Coldiretti Puglia.
«Il Parco dell’Alta Murgia si candida a divenire Geoparco Unesco per valorizzare il patrimonio geologico pugliese e dare all’Alta Murgia il risalto che merita": lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presente questa mattina, assieme al ministro Sergio Costa, nella sede del Parco, a Gravina in Puglia. «Questa - ha proseguito - è la Puglia riconoscibile in ogni parte del mondo e che offre un’immagine di grande interesse, che passa attraverso l’economia della bellezza, della salute e della tutela dell’ambiente. Oggi abbiamo mostrato la bellezza di questo luogo al ministro dell’ambiente, Sergio Costa. Con il Governo continuiamo a collaborare attivamente, procedendo per obiettivi concreti, soprattutto sui temi ambientali tanto importanti per la nostra regione».
«Stiamo lavorando per migliorare la fruizione del Parco e al tempo stesso risolvere le criticità che lo affliggono, a partire dall’emergenza cinghiali e dall’abbandono dei rifiuti che danneggiano la biodiversità. Ci siamo candidati a divenire Geoparco Unesco per valorizzare il patrimonio geologico pugliese e dare all’Alta Murgia il risalto che merita». Lo ha sottolineato il presidente del Parco dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini, illustrando le attività di tutela in una nota, diffusa in occasione della visita del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Oltre alla 'task forcè per frenare il moltiplicarsi dei cinghiali che danneggiano le attività agricole - elenca la nota - per fermare l’abbandono dei rifiuti il progetto «Alta Murgia Free Waste» punta a sensibilizzare chi abita e frequenta il Parco. Contro gli incendi, oltre alla campagna di sensibilizzazione «Non mandare in fumo il Parco», il coinvolgimento delle aziende agricole e zootecniche dell’area ha permesso di aumentare i punti di approvvigionamento idrico nei boschi, per facilitare lo spegnimento delle fiamme. Molti poi i progetti scientifici per la conservazione degli habitat del parco e delle numerose specie che li abitano, tra le altre attività. Inoltre, la candidatura a Geoparco Unesco, avviata nel 2019, punta a promuovere il patrimonio geologico che comprende la Valle dei Dinosauri, il sito dell’Uomo di Altamura, il Pulo di Altamura e le Cave di Bauxite.