Gli arresti
Bari, ecco la banda dei furti in casa che duplicava le chiavi con le foto
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I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito 14 misure cautelari, 9 in carcere, 3 ai domiciliari e due obblighi di dimora, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, a carico di presunti appartenenti ad una associazione per delinquere finalizzata a furti in abitazione. I colpi venivano commessi a Bari, Bisceglie, Molfetta e Taranto.
L’operazione, ha visto la mobilitazione di circa 80 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno ed il supporto aereo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari.
L’indagine, protrattasi da ottobre 2018 a gennaio 2019, è partita da alcuni furti in abitazione, in cui è stata notata l'assenza di segni di effrazioni alle porte d’ingresso ed alle finestre. Da qui il nome dell’operazione “Ghostbusters” in quanto occorreva scoprire il “modus operandi” tramite il quale i malfattori facevano accesso indisturbati alle abitazioni delle vittime.
Grazie all’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, i militari hanno acquisito indizi a carico di alcune persone di Bari, soprattutto provenienti dal quartiere San Paolo. Successivamente è stata ricostruita l’intera “filiera” dell’associazione e il modus operandi.
Dopo aver avvicinato la vittima con un escamotage (dopo aver fotografato le chiavi) ottenevano i duplicati grazie al titolare di un negozio barese specializzato nella riproduzione di chiavi e sodale dell’associazione. Dopo il furto in casa, la refurtiva veniva ceduta al “ricettatore” del sodalizio che pagava in contanti, effettuando lo scambio a bordo di un’autovettura.