Il caso

Assalto fallito a portavalori nel Maceratese: presa la banda, tutti pugliesi. Ferito un cerignolano. TUTTI I NOMI - VIDEO

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Nei furgoni c'erano 3 milioni . Usate armi semiautomatiche e chiodi a cinque punte. Altri due basisti arrestati mentre cercavano di rubare un furgone in un vivaio a Porto Potenza, per proseguire la fuga

Tre dei presunti autori dell'assalto ai portavalori in A14 a Porto Recanati (Macerata) sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Macerata nella tarda serata di ieri 27 ottobre, dopo essere stati intercettati a Porto Potenza Picena (Macerata) a bordo di un furgone. Sono tutti pugliesi. Uno dei rapinatori, il pregiudicato Savino Costantino, 56 anni di Cerignola, ferito a una gamba verosimilmente da una delle guardie giurate che ha risposto al fuoco di armi semiautomatiche, si trova invece ricoverato all'ospedale di Torrette ad Ancona dopo essere stato trovato ferito vicino a un vivaio a Potenza Picena; altri sospettati sarebbero scappati per i campi. Della banda facevano parte almeno sette-otto persone su tre veicoli. I furgoni blindati trasportavano tre milioni, destinati al pagamento delle pensioni.

Sono pregiudicati di Cerignola anche i due basisti, arrestati mentre cercavano di rubare un furgone in un vivaio a Porto Potenza per proseguire la fuga: Giuseppe Rubbio, 51 anni, e Savino Pugliese, 43 anni. Addosso avevano munizioni per armi da guerra. I due hanno probabilmente fatto un errore nelle fasi di preparazione: sono stati visti da un passante, che ha segnalato al 112 due uomini vestiti di nero mentre scendevano da un furgone vicino alla recinzione dell’autostrada, consentendo ai militari di intervenire. Gli altri componenti della banda, presumibilmente tutti provenienti da Cerignola, una volta visto che i due erano stati presi si sono dati alla fuga nelle campagne e sono ricercati. Non è improbabile che abbiano fatto ritorno in Puglia. 

L'assalto ai blindati Mondialpol è avvenuto intorno alle 18 di ieri 27 ottobre nel tratto autostradale tra Loreto Porto Recanati e Civitanova Marche, poi rimasto chiuso per diverse ore: secondo le prime ricostruzioni, il commando avrebbe gettato chiodi a tre punti sulla carreggiata autostradale e incendiato cinque auto, per fermare due blindati che procedevano in direzione Pescara; i rapinatori hanno sparato con armi semiautomatiche alle gomme di un'autocisterna, che si è intraversata, e sul furgone con armi semiautomatiche. Una guardia giurata avrebbe risposto al fuoco. Con l'esplosivo, i rapinatori hanno tentato di far saltare le casseforti che contenevano il denaro senza però poi riuscire a portarlo via, e poi sono scappati. Avrebbero dovuto essere portati via con il furgone parcheggiato vicino alla recinzione dell'autostrada, su cui i carabinieri hanno trovato anche due moto. Ma a quel punto, capendo che qualcosa era andato storto, si sono dati alla fuga e hanno rubato un altro mezzo.

Costantino è ricoverato all'ospedale di Torrette ad Ancona dove è stato sottoposto ad un intervento da parte dei chirurghi plastici: è stato operato alla gamba destra per l'estrazione di un proiettile verosimilmente sparato da una guardia giurata che ha risposto al fuoco di armi semiautomatiche durante la fallita rapina. L'uomo, 56 anni, di Cerignola, è arrivato poco dopo le 21.15 al Pronto soccorso di Ancona ed è stato poi operato. Le sue condizioni sono stabili: la prognosi non è riservata. Il 56enne pugliese è in stato d'arresto per concorso in tentata rapina aggravata insieme agli altri due, mentre sono ricercate almeno altre quattro-cinque persone.

LA RICOSTRUZIONE DELLA PROCURA DI MACERATA

Secondo la ricostruzione di investigatori e inquirenti, i militari della stazione carabinieri impegnati nei controlli nella zona - avvertiti da una telefonata al 112 - avrebbero intercettato un furgone con a bordo due componenti del gruppo criminale e due moto pulite, già predisposte per essere utilizzate subito dopo l’assalto per la fuga dei banditi. A bordo del furgone sono stati trovati anche chiodi a quattro punte, ricetrasmittenti e un jammer, disturbatore di frequenze.

La banda, composta da almeno sette-otto persone, si era divisa in due gruppi: uno, di cinque uomini, aveva tentato materialmente l’assalto ai portavalori sull'autostrada, mentre gli altri due, appostati lungo la via di fuga, erano incaricati di agevolare la ritirata. L’intervento dei militari, che avevano già fermato il furgone con le due moto, ha però sconvolto i piani del commando.

«Vedendo i lampeggianti dei carabinieri - ha riferito il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Raffaele Ruocco - i banditi sono stati costretti ad abbandonare la fuga pianificata e a improvvisare una via di scampo, scendendo dall’autostrada e disperdendosi nelle campagne». Durante la fuga i criminali hanno abbandonato tute, passamontagna, giubbotti antiproiettile e scaldacolli, oltre a lasciare sul posto un complice ferito a una gamba, che è stato soccorso dal proprietario di un vivaio.

Gli altri quattro sono riusciti a rubare un furgone del vivaio e a dileguarsi. Tre persone sono state fermate: due a bordo del furgone con le moto e una terza, il ferito, appartenente al gruppo operativo sull'A14, è in ospedale ad Ancona. Giuseppe Rubbio, 51 anni, e Savino Pugliese, 43 anni, i basisti del colpo, sono pesci piccoli: il primo ha infatti precedenti per furto d'auto. Costantino, che ha preso materialmente parte all'assalto, è invece considerato uno specialista delle rapine ai blindati.

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