Crisi rossonera
Calcio, nubi sul futuro del Foggia: Canonico molla il club
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Il patron: «Clima tossico, quote nelle mani del sindaco». Il 4 giugno il gong per presentare la domanda di partecipazione al torneo
FOGGIA - Nubi all’orizzonte per il Foggia, il futuro del club rossonero è sempre più un rebus e a questo punto è a rischio anche l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, se non ci sarà presto una svolta che consenta il passaggio della società in nuove mani e il rilancio di programmi e ambizioni. L’incubo che aleggia sulla città è di ripiombare nel calcio dilettantistico.
Ieri si è arenata la trattativa col fondo di private equity americano che, assistito dalla società di consulenza MergersCorp, aveva mostrato interesse a rilevare le quote del Foggia e il presidente Nicola Canonico ha ufficializzato la sua volontà di disfarsi del club rossonero, dichiarandosi disponibile anche a rimettere gratuitamente le quote nelle mani della sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo.
«Dopo tre anni di impegno e dedizione, è giunto il momento di concludere questa esperienza - afferma il presidente rossonero -. Ho affrontato sfide significative e lottato per preservare l’integrità del club, nonostante le avversità. Purtroppo, nel corso di questi anni, ho dovuto affrontare non solo le difficoltà sportive, ma anche una serie di intimidazioni e offese personali che hanno compromesso il clima intorno al club. Ho sempre creduto nel potenziale del Calcio Foggia 1920 e ho lavorato per difendere e promuovere gli interessi del club e della sua comunità di tifosi. Tuttavia, il clima tossico e le minacce che ho dovuto affrontare hanno reso impossibile continuare a dedicare il mio impegno e la mia passione al Calcio Foggia 1920».
Un disimpegno che apre prospettive preoccupanti per il futuro del sodalizio foggiano. «Le mie quote societarie, appartenenti alla CN Sport, verranno messe gratuitamente a disposizione nelle mani del sindaco - prosegue Canonico - fatta eccezione per quel gruppo di imprenditori che lo scorso anno ha rivolto un’offerta al Calcio Foggia 1920. Questi imprenditori (il riferimento è ad Antonio Salandra e Matteo La Torre, ndr) hanno offerto una proposta che ha leso la mia intelligenza e pertanto non saranno inclusi in questa offerta. Ho anche deciso di intraprendere azioni legali contro coloro che mi hanno offeso e minacciato. Le querele non riguardano solo l’indagine in corso condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ma sono principalmente mirate a difendere la mia dignità e a garantire che questi comportamenti inaccettabili non restino impuniti».
Sul tema, a ruota, è intervenuto ieri sera il Comune di Foggia, con una nota che ha fatto seguito a quella del patron rossonero. «La decisione del presidente Canonico arriva a ridosso della scadenza dei termini per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro (4 giugno prossimo) e che mette il futuro della società e della squadra davanti a un bivio delicatissimo - evidenzia l’amministrazione comunale -. Una decisione che impone un approfondimento immediato a Palazzo di Città, da noi già sollecitato, con il presidente Canonico, e la piena contezza dell’attuale situazione economico-patrimoniale-debitoria del Calcio Foggia 1920, per poter permettere a questa amministrazione di avviare ad horas un tavolo tecnico e individuare imprenditori che possano subentrare al presidente uscente. Da questo istante, il nostro impegno è per il futuro del Calcio Foggia 1920».