L'appuntamento

Foggia ricorda il giudice Livatino, esempio di fede, impegno e legalità

Redazione online (video Maizzi)

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L'appuntamento ha ospitato anche la reliquia del primo magistrato italiano divenuto beato: la camicia macchiata di sangue indossata il giorno dell'omicidio

FOGGIA - L'Università di Foggia ricorda il giudice e beato Rosario Livatino.

L'appuntamento si è tenuto oggi nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia, Management e Territorio, in collaborazione con la Pastorale Giovanile Vocazionale della Provincia religiosa di Sant'Angelo e Padre Pio.

Un momento che è servito a tracciare la figura e l'impegno del Beato Rosario Livatino, giudice ucciso a soli 37 anni per mano della mafia il 21 settembre 1990.

L’incontro dal titolo «Il giudice Rosario Livatino martire di giustizia, esempio di legalità per le nuove generazioni» dedicato alla Comunità accademica e, in particolare, agli studenti e alle studentesse dell’Ateneo foggiano, è stato un momento di confronto per sensibilizzare i giovani sull’importanza della cultura della legalità e della lotta ai fenomeni mafiosi attraverso la storia di Rosario Livatino esempio di fede e giustizia, primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica.

Nell'occasione è stata mostrata anche una reliquia del giudice, la camicia insanguinata indossata al momento del suo assassinio.

All'incontro hanno partecipato la professoressa Lucia Maddalena, Direttore del DEMeT,  Emanuela Vocino, presidente del Consiglio degli studenti,  Vincenzo Cardellicchio, Commissario straordinario Comune di Foggia, Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Metropolita Foggia-Bovino e Rachele Grandolfo, Viceprefetto vicario di Foggia.

Ad arricchire l’iniziativa anche alcune testimonianze e buone pratiche sulla legalità attraverso le parole e le esperienze sul campo di due giudici, laureati dell’Università di Foggia:Daniela Muscillo, giudice presso il Tribunale di Foggia e Francesco Pio Lasalvia, giudice presso il Tribunale di Rimini.

«L’impegno dell’Università di Foggia nella promozione di iniziative finalizzate a diffondere la cultura della legalità e di lotta contro i fenomeni mafiosi continua attraverso questo evento di alto valore culturale e sociale. – ha dichiarato il Rettore, Lorenzo Lo Muzio - La storia del Beato Rosario Livatino merita di essere raccontata ai nostri studenti così che possano trarre l’ispirazione per costruire una società migliore».

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