Era ai domiciliari

Finisce in carcere un pregiudicato di Vieste

Redazione on line

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Nonostante il regime degli arresti domiciliari cui era stato sottoposto a seguito dell’arresto per porto e detenzione di arma clandestina, Perna incontrava pregiudicati nella propria abitazione

VIESTE (FOGGIA) - Per violazione delle prescrizione sugli arresti domiciliari, la polizia ha condotto in carcere Girolamo Perna, pregiudicato di 27 anni, ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan di Vieste. Nella cittadina garganica è in corso da qualche tempo una sanguinosa guerra di mafia tra i tre clan in lotta (Raduano, rivale dei Notarangelo e dei Perna), per il controllo del traffico di droga.

Dal gennaio 2015, quando fu ucciso il boss storico Angelo Notarangelo, sono stati compiuti otto omicidi (tra gli altri quello di Onofrio Notarangelo, fratello del boss Angelo, il 27 gennaio 2017; e di Giambattista Notarangelo, del 6 aprile 2018, cugino del boss), quattro agguati sono invece falliti e c'è stata la scomparsa, nel maggio 2017, di Pasquale Notarangelo, di 26 anni, figlio di Onofrio, ritenuto vittima della lupara bianca.

Perna, nonostante fosse agli arresti domiciliari per porto e detenzione di arma, avrebbe incontrato presso la sua abitazione vari pregiudicati.

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