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Il cinema pugliese conquista le Eolie: «Fratelli di Culla» premiato al SalinaDocFest
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Il docufilm di Alessandro Piva vince il Premio Media Fenix per il miglior montaggio. Un riconoscimento al valore della memoria e alla forza del linguaggio documentaristico.
Il cinema pugliese brilla sulle isole Eolie: al SalinaDocFest, uno dei più prestigiosi festival europei dedicati al documentario narrativo, il film Fratelli di Culla di Alessandro Piva si è aggiudicato il Premio Media Fenix per il miglior montaggio.
Il documentario racconta la storia dell’assistenza all’infanzia abbandonata nel secondo dopoguerra, attraverso le testimonianze di ospiti e operatori dell’ex brefotrofio di Bari. Un’opera intensa, costruita come "un mosaico di storie raccolte con cura", come si legge nella motivazione della giuria, che ha premiato l’attento lavoro di ricerca e l’efficacia narrativa delle interviste.
“Nel documentario il montaggio ha per me un ruolo simile a quello che riveste la sceneggiatura per i film di finzione – ha commentato il regista Alessandro Piva –. Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento, che corona un lavoro di post-produzione particolarmente complesso”.
Giunto alla sua XIXª edizione, il SalinaDocFest ha proposto quest’anno il tema “Nuove Parole, Nuove Immagini”, accogliendo oltre 1.500 film iscritti e proiettando circa 400 titoli nella sua storia. Tra gli ospiti dell’edizione 2025 spiccano nomi internazionali come Oliver Stone e Jeremy Irons, affiancati da artisti italiani del calibro di Lunetta Savino e Ascanio Celestini. La giuria era composta da Daniele Ciprì, Maricetta Lombardo e Luciana Capretti.
Tutti i premi assegnati:
Premio Palumbo Editore: No More Trouble di Tommaso Romanelli
Premio Media Fenix per il Miglior Montaggio: Fratelli di Culla di Alessandro Piva
Premio Signum del Pubblico: L’occhio della Gallina di Antonietta De Lillo
Menzione speciale della Giuria: Tineret di Nicolò Ballante
Una nuova affermazione per il documentario italiano e, in particolare, per quello pugliese, che continua a raccontare con sensibilità e rigore la memoria collettiva del Paese.