Nella Bat

Operazione anti «pezzotto»: a Canosa scoperta una centrale di trasmissione abusiva di canali Sky, denunciato gestore

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All'interno 5 computer ad alte prestazioni, 33 decoder e 12 encoder, tutto perfettamente funzionante

BARLETTA - La Guardia di Finanza di Barletta ha scoperto a Canosa di Puglia (Bt) una centrale di trasmissione abusiva dei canali della Sky, in un locale dove erano installati 5 computer ad alte prestazioni, 33 decoder e 12 encoder, un componente elettronico digitale per la codificazione del segnale criptato.

La strumentazione, funzionante ed operativa, serviva a trasmettere illecitamente i contenuti della pay tv a migliaia di utenti in corso di identificazione.

Il gestore della centrale abusiva è stato denunciato per la violazione alla normativa sul diritto d’autore. Grazie all’analisi dei materiali sequestrati sarà possibile individuare i nominativi degli utenti finali e valutare eventuali procedimenti a loro carico.

CHIEDEVA 20 EURO AL MESE

L’uomo denunciato per aver fornito illecitamente la visione dei canali Sky a migliaia di utenti non abbonati è un 45enne di Canosa di Puglia, con precedenti di polizia. Secondo le indagini avrebbe fatto versare ai clienti una somma mensile pari a 20 euro e richiesto 100 euro a chi usufruiva del servizio pirata per l’installazione delle strumentazioni utili alla ricezione del segnale per Smart Tv o Pc. I codici di abbonamento trovati dai finanzieri sono migliaia e sono in corso accertamenti per quantificare il numero effettivo degli abbonati pirata che versavano soldi ricaricando carte prepagate: ora rischiano sanzioni fino a 5mila euro.

Le indagini consentiranno di definire il danno economico apportato non solo al gruppo coinvolto nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Trani, ma anche a chi è titolare di un abbonamento legale e che a causa della pirateria è costretto a fronteggiare aumenti di costo. Da chiarire se la strumentazione sistemata nel locale che si trova a ridosso del centro cittadino di Canosa sia stata regolarmente acquistata o sia provento di furto, e l’entità delle entrate incassate in modo illecito dal 45enne.

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