Il focus

Basilicata, via alla stagione dei saldi. I commercianti: «Speriamo in rilancio attività»

Massimo Brancati

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Gli acquisti scontati sono particolarmente attesi dalle famiglie lucane soprattutto adesso che il clima estivo si fa sentire e c’è bisogno di rinnovare abbigliamento e calzature

Nel video un nostro giro tra i commercianti di Potenza per raccogliere commenti e impressioni. La speranza è che gli sconti possano tradursi in un rilancio delle attività, soprattutto nel settore abbigliamento, dopo una primavera “magra” a causa del maltempo.

Al via da oggi, con qualche giorno di ritardo rispetto all’estate dello scorso anno, il rito dei saldi. Gli acquisti scontati sono particolarmente attesi dalle famiglie lucane soprattutto adesso che il clima estivo si fa sentire e c’è bisogno di rinnovare abbigliamento e calzature. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Una previsione nazionale che il Centro Studi Confcommercio Potenza ha voluto monitorare con l’aiuto di esercenti della provincia aderenti a Federmoda, l’organizzazione di categoria. Dall’analisi delle risposte di un campione di consumatori che ha manifestato l’interesse ad acquistare è emerso che il 38,5% spenderà una cifra inferiore ai 100 euro per i propri acquisti, mentre il 16,1% spenderà una cifra compresa tra i 200 euro e 250 euro.

Per quanto riguarda la spesa delle famiglie, il 51,6% ha dichiarato che la spesa nel periodo dei saldi si attesterà sui 200 uro. Anche in riferimento all’acquisto medio a famiglia, il dato registrato nella nostra regione si uniforma a quello nazionale. Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie lucane prevalentemente i capi di abbigliamento (93,5%) seguiti dalle calzature (83,9%), dagli articoli per la casa (22,6%), dalla pelletteria (9,7%) e dagli articoli di elettronica (9,7%). Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50% per poi crescere nella seconda metà di luglio (arrivando fino al 70%).

Per la prima volta in Italia la campagna parte in contemporanea in tutte le regioni. «Sono particolarmente soddisfatto - ha detto il presidente di Federmoda Giulio Felloni - per la scelta operata per la prima volta in Italia da tutte le regioni evitando così un’inutile concorrenza tra territori. Saranno saldi importanti per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi molto convenienti e rinnovare il guardaroba estivo con nuovi colori, modelli e tendenze che corrispondono ad una voglia di socialità e d’innovazione. Anche in quest’occasione i negozi di moda contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione. E ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022. Inoltre, la novità di quest’anno è l’applicazione dal 1° luglio del nuovo Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online. Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio stesso mercato, stesse regole». Per Federmoda - Confcommercio - aggiunge Antonio Sorrentino, referente per la provincia di Potenza - la campagna di saldi è l’occasione per rinsaldare il legame di fiducia con la clientela e nello specifico il ruolo svolto dai negozi di vicinato senza i quali piccoli e grandi centri rischiano un ulteriore processo di desertificazione.

Lo abbiamo ribadito in occasione del “focus” sulla rigenerazione urbana dei centri storici» che abbiamo tenuto venerdì scorso in Confcommercio. Sorrentino non nasconde la difficoltà degli esercenti che a maggio e giugno a causa del maltempo hanno venduto poco e quasi esclusivamente abiti, scarpe, accessori per eventi, in buona parte matrimoni, battesimi, comunioni e cresime. I saldi non cadono certo in un periodo favorevole e saremo costretti ad accontentarci di incassi scontati - aggiunge - con una grande perdita in termine di guadagni. Questo, in una fase prolungata di profonda crisi per il settore fashion. Occorre iniziare un percorso nuovo a tutela delle imprese del settore moda italiano come degli acquirenti e ciò è possibile solo con una presa di posizione netta a livello nazionale per procrastinare ulteriormente l’avvio dei saldi sia estivi che invernali. Sarà questo l’obiettivo di Federmoda.

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