Il progetto
Carta Canta, La Gazzetta a scuola in Basilicata con il giornale e l’archivio
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Presentato il progetto che coinvolge quattro istituti-campione lucani
POTENZA - La Gazzetta del Mezzogiorno entra nelle scuole. E lo fa con il quotidiano cartaceo e con il suo archivio storico digitale, un «unicum» nel panorama editoriale nazionale, con 136 anni di pagine del giornale che attraversano due guerre mondiali, raccontano lo sbarco dell’uomo sulla luna, il boom degli anni Sessanta, il terremoto del 23 novembre 1980 e le trasformazioni delle due regioni di riferimento, la Puglia e la Basilicata.
Si chiama «Carta canta» il progetto attraverso il quale la Gazzetta stabilisce un nuovo contatto con la generazione dei nativi digitali. L’iniziativa - già attiva dall’inizio dell’anno scolastico in Puglia - approda nel territorio lucano in una versione «light» e rimodulata. Una sorta di «numero zero» che si sviluppa coinvolgendo quattro scuole-campione della città di Potenza, il Liceo Classico Quinto Orazio Flacco, il Liceo scientifico Galilei, l’Istituto d’istruzione superiore Da Vinci-Nitti e l’istituto comprensivo La Vista.
Il prossimo anno l’obiettivo è quello di coinvolgere tutte le scuole della Basilicata d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale.
Il progetto ha preso corpo grazie alla collaborazione di Confindustria Basilicata, Bcc Basilicata e Regione che hanno creduto nell'aspetto culturale ed educativo dell'iniziativa rivolta ai ragazzi. Fino al 30 maggio prossimo gli studenti delle scuole coinvolte in «Carta canta» riceveranno in classe, per due giorni alla settimana (il giovedì e il sabato), il giornale gratis che potrà diventare una base di discussione su vari argomenti di attualità. Ai ragazzi e ai docenti verrà garantita la consultazione gratuita dell’archivio storico de La Gazzetta del Mezzogiorno, patrimonio culturale nazionale. Uno strumento prezioso e utile per approfondimenti e ricerche che consentirà di capire e riflettere su come sono cambiate la Basilicata, la Puglia e l'Italia in tutti questi anni.
Il progetto - partito lo scorso 9 marzo - è stato presentato ufficialmente ieri mattina nella splendida sede della Bcc Basilicata in via del Gallitello, a Potenza, alla presenza di delegazioni degli istituti scolastici, accompagnate da dirigenti e docenti, del sindaco di Potenza, Mario Guarente, del capo ufficio stampa della Regione, Gianmario Mariniello, del presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, della dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, della presidente di Bcc Basilicata Teresa Fiordelisi e del direttore dello stesso istituto Giorgio Costantino, dell’amministratrice delegata di Edime, società editrice de La Gazzetta del Mezzogiorno, Aurelia Miccolis.
Il comune denominatore degli interventi è stato quello di invitare i giovani a informarsi, a «riscoprire» il giornale come fonte di notizie verificate e veicolate da professionisti del settore. Appello che il sindaco della città, Guarente, nel suo saluto iniziale, ha condito con aneddoti e con l’invito a «costruire» una coscienza critica scegliendo l’informazione di qualità. Mariniello, che ha portato i saluti del presidente Vito Bardi, impegnato a Matera per l’inaugurazione dei nuovi treni Fal, ha sottolineato la qualità del progetto confermando l’impegno della Regione a seguirne l’evoluzione.
«L’iniziativa della Gazzetta - hanno sottolineato Fiordelisi e Costantino - è di alto valore formativo ed educativo. Nel nostro statuto vi è proprio la funzione di promuovere lo sviluppo del territorio non solo dal punto di vista economico ma anche culturale. Di qui la decisione di contribuire a concretizzare l’idea di Carta canta». Costantino, in particolare, ha chiesto ai ragazzi di leggere per informarsi, per capire la realtà che li circonda. Anche se poi si dovesse decidere di disinteressarsi. L’importante è avere un quadro chiaro su cui sviluppare il proprio sentiment. Positivo o negativo che sia.
Il presidente di Confindustria Basilicata, Somma: «Quella della Gazzetta è una felice intuizione. Mettere insieme memoria e futuro è una sfida vincente. La memoria è rappresentata dall’archivio storico, straordinario mezzo di approfondimento e conoscenza, il futuro sono gli studenti a cui si chiede di approfondire le tematiche attraverso il giornale cartaceo». Focalizzando l’attenzione sull’archivio storico, Somma ha spiegato le grandissime potenzialità di questo strumento per comprendere meglio le dinamiche del territorio: «Territorio - ha detto il presidente di Confindustria Basilicata - che può offrire tanto, così come fece negli anni Sessanta quando s’insediarono le prime industrie. In un periodo storico in cui c’era davvero il deserto industriale in Basilicata - ha detto Somma - si riuscì a creare un tessuto produttivo. Oggi come allora si può credere in un futuro qui, in Basilicata, fermando l’emorragia dello spopolamento».
L’ad di Edime, Miccolis, ha sottolineato la mission del progetto chiedendo ai ragazzi di fornire spunti per riflessioni su come le nuove generazioni percepiscono oggi il mondo dell’informazione e, soprattutto, su come vorrebbero che fosse: «Chiediamo aiuto ai ragazzi - ha detto Miccolis - per capire come il giornale può avvicinarsi alle loro esigenze, ai loro interessi, al loro mondo fatto di velocità, immediatezza. Portare la cultura nelle scuole - ha concluso l’editore - è fondamentale per stimolare le coscienze critiche e un approccio all’approfondimento».