Le dichiarazioni

Antimafia, presidente commissione Colosimo: «Inopportuna candidatura Cataldo»

Redazione online (video Donato Fasano)

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«Almeno finché non c'è un'assoluzione». Poi l'annuncio: «Presenterò presto un protocollo con TikTok, perché ogni giorno su quella piattaforma c'è gente che inneggia alla criminalità organizzata senza controllo»

«Credo che queste persone non possano essere candidate per nessun motivo, almeno fino a quando non ci sia una sentenza che l’assolva, perché il dubbio e il grigio è molto pericoloso». Lo ha detto a Bari, ospite degli studenti del Politecnico, la presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo (FdI), riferendosi alla candidatura a consigliere comunale di Sandro Cataldo in una lista a sostegno del candidato sindaco di Triggiano (Bari) del centrodestra Onofrio D’Alesio.

Per Cataldo (e altre 17 persone), venerdì scorso la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l'accusa di corruzione elettorale relativamente alle Regionali pugliesi del 2020 e alle amministrative di Grumo Appula dello stesso anno e di Triggiano del 2021. Sempre venerdì, Cataldo aveva annunciato la sua candidatura per le prossime elezioni del 25 e 26 maggio.

PRESTO PROTOCOLLO ANTIMAFIA CON TIKTOK

«Con la commissione antimafia presenterò presto un protocollo con TikTok, perché ogni giorno su quella piattaforma c'è gente che inneggia alla criminalità organizzata senza controllo». Lo ha detto a Bari Chiara Colosimo (FdI), presidente della commissione parlamentare antimafia, nel corso di un evento organizzato dagli studenti al Politecnico di Bari.
«Combattere la mafia è un dovere di tutti, e sta soprattutto nelle scelte. Potete scegliere di non fare le sentinelle, ma potete anche scegliere di non ascoltare un determinato cantante neomelodico. In questa città si fanno ancora assembramenti per Andrea Zeta», figlio di un noto esponente della criminalità siciliana, «e in questo territorio è diventato virale il video dell’evasione di Marco Raduano», boss della mafia di Vieste (Foggia), «con il sottofondo della canzone 'Maresciallo non ci prendì. È un fatto serio, è una questione di scelte»

La presidente Colosimo ha spiegato, inoltre, che il protocollo con TikTok «prevede che su mia segnalazione alla piattaforma vengano cancellati determinati contenuti». «Sempre più la criminalità organizzata usa le nuove tecnologie - ha aggiunto - sulle quali dobbiamo intervenire. Un conto è il diritto alla privacy, un conto è dare alla mafia strumenti che non sono intercettabili».

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