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Primo Maggio, Decaro: «Deve essere anche la festa dei diritti e della libertà»
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Il presidente Anci a margine della cerimonia a Bari, sotto la lapide di Peppino Di Vittorio in piazza Chiurlia
BARI - “Sono molto preoccupato, l’ho detto più volte a tutti i governi. Il reddito di cittadinanza si può rimodulare, si possono si devono evitare le storture, anche le truffe che si fanno attraverso il reddito di cittadinanza, ma sicuramente in questi anni è stato un elemento di sostegno al reddito familiare e una forma di contrasto alla povertà. Lo dico da sindaco perché ho il vantaggio come istituzione di prossimità di ascoltare quelli che sono i problemi ai disagi dei cittadini”. Sono le parole del sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, a margine della cerimonia del 1 maggio, sotto la lapide di Peppino Di Vittorio in piazza Chiurlia, nella città vecchia.
“Il reddito di cittadinanza – continua il sindaco - aiuta tante persone a mettere un piatto a tavola e a dare un minimo di prospettiva di sopravvivenza anche ai loro figli. Togliendo il reddito di cittadinanza, rischiamo di avere grandi problemi anche dal punto di vista sociale, soprattutto nelle grandi città”.
E sul 1 maggio Decaro ricorda che “è la festa del lavoro ma deve essere anche la festa dei diritti e della libertà, e purtroppo il lavoro spesso non collima con i diritti e le libertà. Proviamo a pensare al fatto che spesso il lavoro è soggetto a ricatti: le donne che devono scegliere fra il lavoro e la famiglia, i precari che devono scegliere tra la dignità e il lavoro, molti operai che devono scegliere tra il lavoro la sicurezza, a volte tra il lavoro e la vita”.
“Noi – continua il sindaco - dobbiamo togliere da questi ricatti i lavoratori, lo dobbiamo fare insieme, ognuno per la propria parte. Contemporaneamente dobbiamo pensare a chi il lavoro non ce l’ha o rischia di perderlo e purtroppo sono tante le crisi aziendali anche nella nostra città. C’è una situazione che vede una divaricazione: da un lato tante aziende soprattutto nel settore della information technology che si insediano ma dall’altro lato ci sono aziende che vanno in crisi, penso all’OM carrelli a Baritech, a cui non riusciamo ancora a dare risposte. A quelle persone però dico che non devono perdere la speranza”.