Nel barese

Corato, #Stattacàst diventa virale la poesia in vernacolo anti-Coronavirus

Gianpaolo Balsamo

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Stanno impazzendo sui social i versi che invitano a stare a casa e che lanciano un messaggio di positività. L'autore è Gerardo Strippoli, presidente della Pro Loco «Quadratum»

CORATO - Sta impazzando sui social, lascia un sorriso, un messaggio di positività ed invita tutti, grandi e piccoli, a rimanere uniti e fare  fronte comune contro il micidiale virus che, come un «serpentello», riesce a insinuarsi dappertutto seminando il panico ovunque.

«Stattacàst, la poesia in vernacolo composta e declamata da Gerardo Strippoli, presidente della Pro Loco «Quadratum» di Corato e componente dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia pugliese, è diventato un appello originale per invogliare giovani e meno giovani a restare in casa ed evitare gli eventi mondani per contenere il contagio da Covid-19.

Pochi e semplici versi che, come una catena, sono diventati virali sui social. E lo stesso Strippoli stenta a crederci: «Quando l’ho composta – spiega - ero a casa con la mia famiglia. L’emergenza coronavirus sta avendo un grosso un impatto sulle nostre vite. È inevitabile e tutti noi lo stiamo sperimentando. E, proprio stando a casa, mio figlio mi ha esortato a scrivere qualcosa che esorcizzasse la paura del virus e che potesse invogliare anche gli altri a non uscire». Un virus subdolo che scrive il poeta coratino, «né lo vedi né lo senti» ma dal quale, è pur vero, «dobbiamo nasconderci per non farci trovare». 

La poesia salverà il mondo? «Bhe, non esageriamo. Speriamo soltanto di uscire presto dal tunnel del coronavirus. Ora siamo chiamati a combattere tutti insieme per tutelare noi, i nostri cari e l’intera nazione. In questo momento particolarmente difficile per il nostro Paese, il governo italiano ha adottato nuove e forti misure restrittive per limitare il più possibile il diffondersi del virus Covid-19. Bene, questi semplici versi in vernacolo possono contribuire a invogliare la gente a rimanere a casa e adottare le misure di sicurezza richieste dallo Stato in questa situazione di emergenza che, così come scrivo nella poesia, “ci sta facendo uscire matti”. La regola ci libera. Torneremo a festeggiare la vita al più presto ma prima salviamo la nostra e quella di tutti gli altri». 

E allora, un consiglio per tutti: #Stattacàst

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