La novità
Santeramo, la prima stanza della rabbia del Sud: «paghi e spacchi tutto»
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Realizzata da due under 30 del posto, e dà la possibilità a chiunque di chiudersi in una stanza e distruggere tutti gli oggetti presenti
BARI - La rage cage, la prima «gabbia della rabbia», detta anche rage room, «stanza della rabbia», del Sud Italia è a Santeramo. Ideatore del progetto è Giuseppe Lassandro, professore di chimica negli istituti superiori, insieme a Sergio, artista di strada e musicista. Ecco il video postato sulla pagina Facebook ufficiale.
Rompere bicchieri, piatti, mobili in disuso, vecchi televisori, bottiglie di vetro, vasi e tutto quello che si vuole può essere terapeutico. Sfogarsi fa bene, possibilmente non contro altri esseri umani ma a spese di oggetti destinati alla spazzatura.
«È un gioco innovativo e sicuro che si propone di far divertire la gente consentendole di fare ciò che in un ambiente casalingo o di lavoro non potrebbe mai per l’appunto fare. All’interno della room - spiega Lassandro - è possibile dare sfogo alla propria rabbia o semplicemente divertirsi in compagnia di un amico o del proprio partner, avendo la possibilità di usufruire di una ripresa in alta risoluzione del proprio momento di “rage” attraverso una telecamera GoPro (effetto grandangolo, ndr) messa a disposizione dalla struttura. L’idea - aggiunge - è nata dopo aver visto la grande diffusione di questo gioco in America». Come procurarsi gli oggetti da rompere? «Da conoscenti che hanno necessità di smaltirli. Noi ci addossiamo le eventuali spese di smaltimento».