Superlega

Volley, la Prisma Taranto parla francese: la novità si chiama Lawani

Emiliano Fraccica

Una freccia in più per Di Pinto nella complicata rincorsa salvezza

TARANTO - È Ibrahim Lawani il rinforzo che la Gioiella Prisma Taranto aspettava per il mercato invernale, 198 centimetri di pura potenza per l’opposto francese classe 2001, chiamato a giocarsi il posto con Stefani. Il laterale transalpino è giunto in riva allo Ionio dal Paris Volley, squadra di un certo spessore della Ligue A, e ha già nel suo palmares un argento con la nazionale Under 22 agli Europei 2022 e una partecipazione ai Giochi del Mediterraneo di Orano. Puntellare la rosa si è reso necessario per il dg Primavera, sia per far fronte ai vari infortuni che nelle scorse settimane hanno colpito la squadra rossoblù (su tutti proprio Stefani che ha saltato l’ultima gara), ma anche per rinforzare l’organico in vista del rush finale verso la salvezza.

La permanenza in Superlega è a forte rischio: Falaschi e compagni sono usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Padova, un secco 3-0 che adesso fa squillare più di un campanello d’allarme, soprattutto per l’incapacità di reagire dimostrata dagli uomini di coach Vincenzo Di Pinto durante tutti i tre set. Solo quattro punti raccolti dall’armata tarantina nelle ultime sette di campionato, e se nelle più recenti uscite ne avevamo apprezzato la grinta e l’abilità di restare sempre incollati al match, lo stesso non si può dire della gita veneta, che ha messo in mostra tutti i limiti della compagine ionica.
«Per noi è una sconfitta che brucia - ha commentato a caldo uno sconsolato Oleg Antonov, schiacciatore della Gioiella Prisma Taranto -, soprattutto perché abbiamo perso l’occasione di conquistare punti importanti. Padova ha fatto una grande partita, è stato difficile fronteggiare le loro giocate, si sono dimostrati cinici, giocando anche sulle nostre imprecisioni. Stiamo vivendo una situazione di emergenza in infermeria, ognuno cerca di dare quello che può. Dobbiamo ripartire dall’analisi degli errori per cancellare questa trasferta, dal lavoro settimanale in allenamento, convinti che se vogliamo salvarci dovremo impegnarci al massimo. Combatteremo sino all’ultimo pallone».

Ad aggiungere benzina sul fuoco ci si è messa anche Siena, che nell’ultimo turno ha battuto in casa i laziali di Cisterna con il risultato di 3-1. Si prospettano sei giornate da thriller, per una classifica cortissima in fondo: Padova a 14 punti, Taranto a 13 e Siena a 12. Adesso conteranno i nervi saldi e anche gli episodi, non ci dev’essere spazio per la paura. Bissare la salvezza per Taranto non è impossibile, anche se il calendario si prospetta rognoso. Il 29 gennaio gli ionici saranno ospiti del Piacenza, mentre il 5 febbraio al PalaMazzola ci sarà l’Itas Trentino di Michieletto. E se il 12 febbraio ci sarà un’altra trasferta emiliana, stavolta a Modena, il weekend da cerchiare in rosso è quello del 19 febbraio, quando la Gioiella Prisma Taranto si giocherà una buona fetta di salvezza nello scontro diretto in casa contro Siena. Le ultime due giornate, tra il 5 e il 12 marzo, vedranno i rossoblù ospitare prima la schiacciasassi Perugia, per poi giocare a Milano contro l’Allianz. Un filotto di partite impegnative ma che impongono a tutta la squadra un cambio di rotta decisivo, in grado di ridare uno scossone alla classifica. Ormai è un affare a tre, due restano e una torna negli «inferi» dell’A2: Taranto deve trovare le motivazioni per riuscire nell’impresa, ne va della permanenza nel «campionato di volley più bello del mondo».

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