Venerdì 12 Dicembre 2025 | 16:41

Saldo IMU in scadenza: come funziona l'esenzione per le coppie con residenza diversa

Saldo IMU in scadenza: come funziona l'esenzione per le coppie con residenza diversa

 
Agenzia Adnkronos

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Saldo IMU in scadenza: come funziona l'esenzione per le coppie con residenza diversa

Venerdì 12 Dicembre 2025, 14:50

(Adnkronos) - Entro la scadenza del 16 dicembre 2025 è necessario pagare il saldo IMU, la tassa sulla casa che interessa più di 20 milioni di cittadini e cittadine.

Non tutti quelli che possiedono un immobile, però, sono chiamati a versarla: l’agevolazione più conosciuta esclude, infatti, dal perimetro dell’imposta l’abitazione principale.

Una panoramica delle regole per beneficiare dell’esenzione che devono seguire le coppie, sposate e non, che hanno una residenza diversa.

Le regole dell’IMU negli ultimi anni sono rimaste pressoché invariate, ma una novità importante ha riguardato proprio coniugi e parti di unioni civili che non hanno la stessa residenza.

In particolare, la sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022 dalla Corte Costituzionale ha portato importanti chiarimenti sull’applicazione dell’esenzione che riguarda l’abitazione principale.

La Consulta, infatti, ha dichiarato illegittima la norma che prevedeva, come condizione per beneficiare dell’esenzione IMU, la coabitazione dell’intero nucleo familiare sotto lo stesso tetto.

E, con l’ordinanza n. 9620/2025, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale per ottenere l’esenzione sulla prima casa, basta che il singolo proprietario dell’immobile vi abbia la residenza anagrafica e vi dimori abitualmente. Non è più necessario verificare la situazione del nucleo familiare nel suo complesso.

La nozione di “abitazione principale”, infatti, va riferita esclusivamente al possessore. Si supera in questo modo l’interpretazione che imponeva la coabitazione e la residenza congiunta di tutti i familiari nello stesso immobile.

Come si traducono sul piano pratico i chiarimenti? Ciascun coniuge, anche nel caso in cui i due abbiano residenza e dimora in due abitazioni distinte nello stesso comune, può beneficiare dell’esenzione IMU.

In sostanza quindi, l’esenzione viene riconosciuta a ciascun coniuge singolarmente,

anche se i due vivono in immobili diversi, purché in possesso dei due requisiti fondamentali:

● residenza anagrafica;

● dimora abituale.

La nuova interpretazione ha superato anche quanto previsto dall’articolo 5-decies del Decreto Legge 146/2021, secondo cui, in caso di immobili situati in comuni diversi, l’esenzione dal versamento spettava a uno solo degli immobili, scelto dai componenti del nucleo familiare.

Questo cambio di passo determina che l’abitazione principale è rappresentata dall’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.

Ciascun coniuge ha pertanto diritto all’esonero per l’abitazione in cui effettivamente vive, senza dover dimostrare né l’intenzione di mantenere un’unità abitativa comune, né eventuali cause di allontanamento o crisi coniugale.

L’adeguamento delle regole nasce anche per tenere il passo con i tempi, e in particolare con l’evoluzione dei modelli abitativi e familiari.

L’agevolazione, infatti, per le coppie non sposate aveva già un via libera automatico: non essendo formalmente un nucleo familiare ai fini IMU, ognuno dei due partner poteva usufruire dell’esenzione sulla propria abitazione, nel rispetto dei requisiti richiesti.

In vista della scadenza del saldo IMU, quindi, è bene ricordare che per ottenere l’esenzione che riguarda l’abitazione principale non si fa riferimento alle condizioni di tutto il nucleo familiare, non esiste un limite massimo di una sola abitazione esente per famiglia, la coabitazione dei coniugi non è più un requisito essenziale.

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