le strategie
«I nostri prodotti consegnati in tutto mondo in 24 ore»
La Regione ora punta agli aerei cargo: sono meglio dei container
La lotta alla concorrenza sleale per l’agricoltura pugliese deve passare dalla concertazione con tutte le componenti della filiera. In un momento storico difficile e delicato per tutti, con una concatenazioni di eventi come la pandemia e a seguire gli aumenti dell’energia e dei costi di produzione, l’unica soluzione e fare rete: solo rimanendo uniti e cooperando si può superare quella che è nei fatti una tempesta perfetta.
Un esempio di concertazione reale messo in campo in questi anni dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia è il Protocollo per la stabilità, sostenibilità e la valorizzazione della filiera lattiero-casearia pugliese. Un documento d’intesa siglato dalla Regione Puglia e dalle associazioni di categoria degli allevatori e produttori pugliesi, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Uci, Associazione regionale allevatori Ara-Puglia, Confcooperative, Uecoop, Cna, Confartigianato, Confindustria, Unci, Agci. Questa operazione ha prodotto un più 42% delle vendite nella GDO per il latte pugliese.
È possibile fare sistema e riconoscere il giusto prezzo di un prodotto, che tenga insieme le esigenze dei produttori e del mercato. E che tutela il consumatore. Un lavoro di ascolto reciproco e ragionato che bisogna mettere in campo per un’altra eccellenza di Puglia, l’uva da tavola. Nei prossimi giorni l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia incontrerà i rappresentanti della GDO per avviare un’interlocuzione proattiva destinata a valorizzare sugli scaffali della grande distribuzione organizzata in questi mesi che, in particolare, guardano ai giorni di Natale.
C’è poi da ragionare su un’altra componente strategica funzionale a tutte le attività di promozione messe in campo in questi mesi, a difesa dei prodotti agroalimentari Made in Puglia. Una variabile che in una Puglia stretta e lunga è fondamentale: le infrastrutture a servizio della produttività agricola. «Dobbiamo ragionare con il sistema doganale e far partire dal nostro territorio gli aerei cargo - ricorda l’assessore Pentassuglia – un’alternativa possibile al trasporto via container e che garantirebbe in 24 ore l’arrivo dei nostri prodotti sui mercati stranieri, mantenendone inalterata la freschezza e i valori nutritivi».
Nei primi sette mesi del 2022 l’export dei prodotti dell’industria alimentare e dell’agricoltura, secondo gli ultimi dati rilasciati da ISMEA - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, segna in Italia un valore di 34,5 miliardi di euro, con un incremento percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 21,8%. In questo export ci sono tanti prodotti pugliesi che arrivano in primis sui mercati dell’Unione europea ma anche nei paesi Extra UE. Segno dei primi risultati di un lavoro di promozione concertata a più livelli e che portano frutti reali alle imprese agroalimentari.