I dati
Aggressioni ai sanitari: nel Tarantino ben 29 episodi nel 2025
Lieve calo rispetto ai 38 dell’anno scorso
Sono 29 le aggressioni che si sono verificate dall’inizio del 2025 ai danni del personale sanitario del Pronto soccorso, del servizio 118, degli ambulatori e, ultimamente, anche agli operatori dei reparti dell’ospedale Ss Annunziata e di alcuni presidi ospedalieri della provincia, tra cui Martina Franca, Mottola e Manduria.
Un dato non ancora definitivo che, nonostante mostri un lieve calo rispetto alle 38 aggressioni registrate nel 2024, resta critico per i medici e gli infermieri che quotidianamente sono costretti a lavorare in un ambiente pieno di tensioni e preoccupazioni.
Una condizione di forte disagio che ha portato l’Asl Taranto a sottoscrivere con il Prefetto, Paola Dessì e i vertici delle Forze dell’Ordine, un protocollo operativo per rafforzare la tutela degli operatori sanitari e socio-sanitari dai ripetuti episodi di violenza che si sono verificati durante i turni di lavoro.
«Atti intollerabili- ha detto Vito Gregorio Colacicco, commissario straordinario dell’azienda sanitaria - il cittadino non ha più rispetto del camice bianco e della persona che c’è dietro. L’aggressione è solo la punta dell’iceberg, ma si nascondono innumerevoli disagi a partire dai traumi che subiscono gli operatori, che diventano vittime, fino ad arrivare ai processi giudiziari costretti ad affrontare. Una situazione che crea tensioni anche tra il personale sanitario che continua a svolge regolarmente il proprio lavoro».
L’accordo prevede misure di prevenzione e protezione del personale nei luoghi di lavoro attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, teleallarmi e servizi di vigilanza per assicurare un intervento immediato delle Forze dell’Ordine, tutte azioni preventive a tutela della sicurezza del personale sanitario, socio-sanitario e degli utenti.
«Tutti gli specialisti- ha detto Antonio Marinucci, comandante provinciale dei Carabinieri– che operano per il bene del cittadino a favore della comunità devono essere protetti e tutelati. Intensificheremo i controlli negli orari considerati più fragili, come la notte, e che al momento restano scoperti. Con le normative vigenti, inoltre, abbiamo istituito una procedura molto più penalizzante per gli atti violenti più gravi».
Ci saranno, inoltre, dei servizi direttamente collegati con la Control Room delle centrali operative delle Forze di Polizia, come chiamate interne e allarmi, per assicurare interventi immediati con la speranza di contenere o addirittura eliminare le situazioni pericolose generate da minacce o aggressioni.
Il documento prevede anche il costante aggiornamento della mappa delle strutture attive sul territorio considerate «ad alto rischio», come i Pronto Soccorso, i punti di Primo intervento, il servizio Emergenza Urgenza 118, ai quali si aggiungono oggi anche gli ambulatori di Continuità Assistenziale dislocati soprattutto nei quartieri, i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, i Centri di Salute Mentale e i Servizi per le Dipendenze Patologiche.
Sono assicurate, inoltre, le attività di raccolta, monitoraggio e analisi dei dati forniti dall’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza degli Esercenti delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie.