i progetti

Taranto, una foresta urbana in città: disponibili 84 milioni del Just transition fund (Jtf)

FABIO VENERE

Dal Fiume Galeso al Parco Rimembranza fino alle Mura Greche. Il Comune chiede i fondi alla Regione Puglia per la «Green Belt». Si accende la speranza per gli ex 73 lavoratori di «Taranto Isolaverde»

La giunta comunale di Taranto candida alla Regione i progetti per la Green Belt, l’infrastruttura verde finanziata dal Just transition fund (Jtf), per 84 milioni di euro. E, a questo punto, le speranze per gli ex 73 lavoratori di Taranto Isolaverde di tornare prossimamente al lavoro iniziano a farsi più concrete. I tempi per loro, però, inutile illudersi, non saranno brevi.

Nei giorni scorsi, infatti, l’esecutivo municipale ha approvato la documentazione necessaria per la candidatura della “Green Belt” (dall’inglese, cintura verde). Si tratta di un’ambiziosa infrastruttura verde che ridisegnerà il futuro urbanistico ed ecologico del capoluogo ionico.

In particolare, la stessa giunta ha conferito al sindaco Bitetti il mandato di firmare l’istanza di finanziamento da presentare alla Regione Puglia nell’ambito del Programma Jtf Italia 2021-2027. L’iniziativa, che rientra nell’Azione 2.3 “Supporto ai progetti innovativi per sostenere la transizione ecologica e tutelare le risorse naturali”, punta a realizzare una vera e propria foresta urbana, mirando non solo al miglioramento delle criticità ambientali e paesaggistiche della città, ma anche al sostegno di un processo di transizione ecologica, socioeconomica, urbanistica e culturale.

Più nel dettaglio, le risorse disponibili ammontano a oltre 84 milioni di euro. Il progetto del Comune di Taranto, ideato con il supporto tecnico di Jaspers (Joint assistance in supporting projects in european regions) per integrare sostenibilità, inclusione sociale ed estetica, si articola in otto interventi per incrementare e valorizzare il patrimonio naturalistico con il recupero e la riqualificazione di aree verdi esistenti, riforestazione e realizzazione di nuovi parchi urbani.

In particolare, le aree di intervento approvate per la candidatura sono state puntualmente individuate e includono il Parco naturalistico Fiume Galeso, il Parco Rimembranza, il Parco Piero Angela, il Parco archeologico Mura Greche, il Parco urbano Taranto 2, il Parco Mar Grande, il Parco costiero San Vito e il Parco lineare costiero Tre Terre.

L’attuazione di questo programma è particolarmente significativa per il capoluogo ionico poiché, così come già sottolineato, potrebbe offrire una concreta opportunità di rioccupazione per i 73 ex lavoratori della società Taranto Isolaverde fallita nel 2016 (sono senza indennità di disoccupazione da oltre 6 mesi), che potrebbero così prossimamente tornare al lavoro, contribuendo attivamente alla creazione e alla cura di questa essenziale cintura verde urbana. La documentazione per la ricognizione delle proposte progettuali, elaborata dalla direzione Grandi opere e Appalti e contratti del Municipio, è stata approvata in tutti i suoi elementi, inclusi le schede tecniche, i quadri esigenziali, le tavole di inquadramento e rappresentazione, i cronoprogrammi e i quadri finanziari.

Infine, l’arco temporale complessivo previsto per la realizzazione della “Green Belt” è compreso tra il 2026 e il 2029, in coerenza con gli obiettivi del Jtf di supportare la transizione ecologica e tutelare le risorse naturali della provincia di Taranto.

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