La notizia

Manutenzioni nei mercati rionali: nelle casse comunali di Taranto solo 209 euro

Fabio Venere

Allarme di dirigente e assessora: «Costretti a piccoli interventi»

Mancano i soldi per le manutenzioni nei mercati rionali. Ad ammetterlo è stata ieri la dirigente al Patrimonio del Comune di Taranto, Maria De Florio, videocollegata insieme all’assessora Federica Stamerra per partecipare alla riunione della commissione consiliare Attività produttive. In particolare, rispondendo a una domanda del presidente della commissione Nicola Catania (Dc) che ha aperto il confronto, dagli uffici di piazzale Dante hanno aggiunto che «al momento, per questa voce (quella delle manutenzioni, ndr) abbiamo a disposizione una somma residua di appena 209 euro. Per questa ragione, la direzione è costretta – hanno spiegato, praticamente in coro, la dirigente De Florio e l’assessora Stamerra – a realizzare solo piccoli interventi, ma non siamo ovviamente nelle condizioni, ad esempio, di sottoscrivere degli accordi-quadro complessivi con qualche azienda». Naturalmente, questo vale solo per le manutenzioni. Le risorse (6,5 milioni) per riqualificare il mercato “Fadini”, ad esempio, non corrono rischi anche perché provengono da Cassa depositi e prestiti.

La cifra (209 euro) ha messo decisamente in allarme lo stesso presidente Catania, ma anche alcuni consiglieri presenti alla riunione quali Francesco Tacente (Prima Taranto), Annagrazia Angolano (M5s), Luca Lazzaro (FdI) e Mirko Di Bello (Taranto e futuro). Ma, e a questo punto la domanda sorge spontanea, per quale ragione in bilancio c’è una somma residua così irrisoria con cui, ovviamente, non si può far fronte alle numerose esigenze dei mercati dislocati nei vari quartieri? Al momento, è difficile rispondere compitamente a quest’interrogativo ma è possibile che questo capitolo di bilancio abbia subito la robusta cura dimagrante attuata, da marzo a giugno, nei vari settori dell’Amministrazione comunale dall’ormai ex commissaria straordinaria del Municipio, Giuliana Perrotta. A questo punto, delle due l’una: o la Ragioneria procederà con una variazione di bilancio che finanzi gli interventi di manutenzione nelle aree mercatali oppure bisognerà, necessariamente, attendere sino a gennaio, con l’entrata in vigore del prossimo bilancio di previsione. Sul punto, all’indirizzo del presidente Catania, qualche scintilla verbale è stata accesa da Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia) che ha criticato le scelte compiute dai dirigenti che «non hanno chiesto di dare l’adeguata copertura finanziaria a questi interventi in occasione della definizione dei Piani esecutivi di gestione (Peg, ndr)». Il presidente della commissione Attività produttive non ha alimentato la polemica e, smorzando la tensione che si stava creando, ha assicurato che si attiverà subito per comprendere quanto accaduto.

I mercati e le risorse finanziarie che non ci sono, ma non solo. La dirigente De Florio, in particolare, e l’assessora Stamerra, tra le problematiche, hanno inserito anche i conflitti di interesse (per dir così) che esistono tra direzioni e, in particolare, con lo Sviluppo economico ed esattamente con lo sportello del Suap. Che «ha i nomi degli operatori e quindi per noi è difficile individuare chi non ha la concessione comunale per vendere. Se questo non ci fosse, sarebbe più agevole per noi – assicurano dagli uffici di piazzale Dante – contrastare il fenomeno dell’abusivismo». La speranza, sottolineata da dirigente e assessora, che la prossima Macrostruttura degli uffici e dei servizi a cui sta lavorando il nuovo direttore generale del Comune di Taranto, Marco Lesto, possa porre fine a queste sovrapposizioni di ruoli tra direzioni sullo stesso settore.

Infine, Lazzaro ha posto l’accento sulla situazione del mercato di piazza Sicilia «che, durante le ore serali e notturne, è abbandonato non avendo alcuna vigilanza da parte di personale comunale o da parte di qualche istituto di vigilanza».

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