«Blitz Vulcano»

Rifiuti speciali bruciati in masseria a Taranto: in quattro ora rischiano il carcere

Francesco Casula

La procura ha chiesto l’arresto in cella: ieri gli interrogatori dal giudice

Pneumatici, pezzi di carrozzeria e persino secchi di vernice, cartongesso e persino elettrodomestici. Si bruciava qualunque cosa all'interno della Masseria Capitolo in località Pantano a Taranto: tonnellate di rifiuti speciali dati alle fiamme quasi ogni giorno per anni. È quanto hanno scoperto gli investigatori della Capitaneria di Porto di Taranto e della sezione di polizia giudiziaria della procura ionica in un'inchiesta denominata «Vulcano» e che ha portato al sequestro di quattro autocarri, un furgone e dell'intera area che si trova all'interno del perimetro in cui da anni dovrebbe sorgere il «Distripark», la piattaforma logistica. Non solo. Il pubblico ministero Francesco Ciardo, che ha coordinato l'inchiesta condotta dai militari agli ordini del capitano di Vascello Rosario Meo, ha chiesto l'arresto in carcere per 4 persone: si tratta dei fratelli Donato e Luca Chichidimo, entrambi tarantini rispettivamente di 25 e 21 anni, del 63enne massafrese Enrico Luigi Parise e infine del 44enne di Statte Carmelo Sambito. I quattro ieri mattina sono stati sottoposti all'interrogatorio preventivo dal giudice Giovanni Caroli che ora dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di detenzione in cella avanzata dalla procura...

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