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Sono ai domiciliari, ma lanciano la droga dal balcone con un cesto: tre arresti a Taranto, uno era già in carcere

La polizia smantella una piazza di spaccio, oltre 300 cessioni documentate

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini tarantini, ritenuti responsabili – in concorso – del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’ordinanza, emessa dal GIP di Taranto su richiesta della Procura, arriva al termine di una complessa attività investigativa della Squadra Mobile, che ha documentato una presunta piazza di spaccio attiva tra novembre 2023 e gennaio 2024 con oltre 300 episodi di cessione di droga, anche in pieno giorno e notte fonda.

Uno dei tre arrestati si trovava già detenuto presso la Casa Circondariale di Potenza per altri reati. Si tratta del nipote 35enne del principale indagato, un 51enne arrestato in flagranza il 29 agosto 2023 e poi finito ai domiciliari. Proprio da casa sua, secondo le indagini, sarebbe continuata l’attività di spaccio in modo del tutto singolare: gli acquirenti inserivano il denaro nella cassetta della posta e ricevevano la dose tramite un piccolo cesto calato dal balcone.

Grazie a servizi di osservazione e attività tecnica coordinata dalla Procura della Repubblica, gli investigatori sono riusciti a raccogliere numerosi elementi indiziari che dimostrerebbero la continuità dello spaccio anche durante i domiciliari, con la complicità del cognato 47enne e del nipote, entrambi già condannati per reati simili in passato.

Gli indagati avrebbero approfittato della conformazione urbanistica della zona: gli immobili disabitati e pieni di masserizie, infatti, avrebbero reso più facile nascondere lo stupefacente e gestire in modo “invisibile” i movimenti legati allo spaccio.

Nel corso delle indagini, oltre ai tre arresti, si sono registrati due fermi in flagranza di reato, una denuncia a piede libero e numerose segnalazioni amministrative per uso personale di droga.

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