Il caso
Raggirò anziano a Martina Franca: condannato il carabiniere Spinelli
Fu arrestato dai colleghi dell’Arma: sconterà 4 anni di carcere
Si è concluso con 2 condanne e 1 rinvio a giudizio l’udienza preliminare che vedeva imputati, tra gli altri, anche il carabiniere 41enne Antonio Spinelli che lo scorso 30 dicembre era stato arrestato dai colleghi con l’accusa di aver truffato un anziano disabile di Martina Franca. Un raggiro che secondo la tesi accusatoria aveva fruttato al brigadiere oltre 180mila euro. Nella tarda serata di venerdì, il giudice Francesco Maccagnano ha infine emesso la sentenza di primo grado per Spinelli e la moglie Antonella Goffredo che avevano optato per il rito abbreviato: il magistrato ha inflitto pene allineate con le richieste del pubblico ministero Marzia Castiglia condannando il militare a 4 anni, mentre la coniuge a 1 anno e 9 mesi con pena sospesa. Per quest’ultima il giudice ha revocato la misura cautealre dell’obbligo di firma. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Spinelli aveva spostato parte del denaro sottratto sul conto della moglie e la donna aveva effettuato due bonifici sul conto corrente di un proprio familiare. Il gup Maccagnano ha deciso infine per il rinvio a giudizio dell’avvocato Fernando Rinaldi, assistito dal collega Donato Muschio Schiavone. Le contestazioni a carico del professionista sono di concorso in circonvenzione di incapace, soppressione o distruzione di atti veri e infedele patrocinio. La vittima aveva infatti investito e perso tutti i risparmi e fatto causa alla banca facendosi assistere da Rinaldi: in primo grado aveva ottenuto un risarcimento di 200mila euro, rifiutando di pagare l’onorario del difensore. Soldi che era stato costretto a riconoscergli in seguito alla decisione del tribunale. Quando la banca poi, presenta e vince il ricorso in secondo e terzo grado, l’anziano scopre di dover restituire il denaro ed è qui, per gli investigatori, che Spinelli in accordo con sua moglie, l’avvocato Rinaldi e Carbotti, lo convincono a trasferire 184mila euro sul conto corrente del carabiniere per evitare il pignoramento. Operazione segnalata dal direttore di filiale come sospetta, dando origine all’inchiesta. Dalle indagini era emerso infine il ruolo del vicino di casa dell’anziano, Natale Carbotti. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Francesco Zaccaria è già a processo e risponde anche di una presunta estorsione tentata assieme a Rinaldi nei confronti del carabiniere. Per questo, infatti, il 41enne si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Giovanni Vinci quantificando in una cifra tra i 60mila e 70mila euro il danno.
Il brigadiere Spinelli rispondeva anche per il peculato d’uso continuato perché avrebbe utilizzato l’auto dei carabinieri mentre era in servizio per far visita all’anziano, ma anche di autoriciclaggio: dalle indagini della Polizia giudiziaria e dei carabinieri era emerso infatti che con i 184mila euro sottratti alla vittima il brigadiere era riuscito non solo a estinguere mutui, prestiti e la cessione del quinto, ma anche ripianato il fido dell’American Express, acquistato nuovi arredamenti e persino un box. Era emersa inoltre la mole di scommesse online in cui Spinelli avrebbe investito 800 mila euro in 3 anni che, al netto tra perdite e vincite, sarebbe costato al 41enne un indebitamento di circa 60mila euro. La vittima era poi morta poco prima che scattassero le misure cautelari: l’uomo viveva da solo e in condizioni di estremo degrado.