I nodi dell'acciaio

Ilva, gli enti locali studiano la bozza: poche ore per decidere sull’accordo

Mimmo Mazza

Dubbi sulle ricadute occupazionali dei due piani alternativi e sul reale finanziatore

Hanno tempo sino a domani mattina alle 12 enti e amministrazioni locali per proporre emendamenti alla bozza di accordo di programma per il futuro dell’ex Ilva trasmessa l’altra sera dal Ministero per le imprese. Il documento riprende e riassume il piano realizzato da Acciaerie d’Italia e anticipato ieri dalla Gazzetta.

In sostanza, il piano di decarbonizzazione si realizzerà mantenendo la produzione annua di acciaio costante e invariata e con la graduale introduzione delle nuove tecnologie per la produzione di acciaio a più basse emissioni nel sito di Taranto attraverso la sostituzione progressiva delle attuali tre unità produttive (altoforni) a ciclo integrale, con tre impianti di produzione da forno elettrico (EAF), alimentati con preridotto prodotto in sito (Hot DRI), tramite impianti di preriduzione (DRP), dotati di sistema di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS)...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy