La decisione

Taranto, incendio allo Iacovone: condannati a 5 anni i due ultras foggiani

ALESSANDRA CANNETIELLO

A deciderlo, poco fa, è stato il giudice Costanza Chiantini che ha inflitto una pena di 5 anni al 40enne Ivan Gianuario e al 39enne Vittorio Ferrara., difesi dall’avvocato Giuseppe Milli, accogliendo in pieno la richiesta del pm Francesca Colaci

Sono stati condannati i due ultras foggiani accusati di aver incendiato la Curva Sud dello stadio “Erasmo Iacovone”, durante l’incontro calcistico Taranto-Foggia, il 3 settembre 2023. A deciderlo, poco fa, è stato il giudice Costanza Chiantini che ha inflitto una pena di 5 anni al 40enne Ivan Gianuario e al 39enne Vittorio Ferrara., difesi dall’avvocato Giuseppe Milli, accogliendo in pieno la richiesta del pm Francesca Colaci. Il magistrato Chiantini ha inoltre riconosciuto l'interdizione dai pubblici uffici e una provvisionale di oltre 300mila al Comune di Taranto che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Giovanna Liuzzi.

Furono gli agenti della Digos di Taranto, a notificare, ai due tifosi l’ordinanza di custodia cautelare. «Ci hanno visto sul pianerottolo; mi hanno inguaiato» diceva Ferrara, ignaro di essere ascoltato dai poliziotti nei giorni successivi a quella prima giornata di campionato tra i rossoblu e i dauni. Un incendio che distrusse un ingente quantitativo di rotoli di materiale di gomma, stoccata temporaneamente sotto quegli spalti per poi essere utilizzata nella realizzazione della pista di atletica nel vicino campo scuola. Le fiamme divorarono non solo quei rotoli di gomma ma, come si legge negli atti dell’inchiesta, quasi tutta la zona della Curva Sud «comprese le parti strutturali, l’impianto elettrico e idrico» mettendosi così «in pericolo l’incolumità di migliaia di persone».

A inchiodarli, secondo l’accusa, è stato in particolare un video catturato da una delle telecamere di sorveglianza dello stadio in cui si vede, a pochi secondi dalla fine della gara, uno dei due che si avvicinava all’altro facendogli cenno con la testa di seguirlo, insieme entravano nelle scale e, giunti sul pianerottolo di accesso al settore inferiore, uno di loro innescava il fumogeno per poi lanciarlo nella parte interna sottostante il settore “Curva Sud Ospiti”.

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