Il «sì» del Consiglio Comunale
Martina Franca, l’hotel della mala finisce al Comune
Oltre al Palace anche l’ex liceo artistico e una discoteca
L’hotel Palace è diventato di proprietà comunale. Una lunga vicenda giudiziaria che aveva visto il suo epilogo a seguito della sentenza della Cassazione, entrando a pieno titolo nelle disponibilità della “Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità”.
Il provvedimento è arrivato sui banchi della massima assise comunale che, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, ha votato per l’entrata in possesso dell’immobile, che si trova alla periferia sud della città, sulla strada che conduce a Ceglie Messapica, proprio nei pressi del cimitero comunale.
L’edificio dovrà essere destinato a usi sociali o amministrativi, così come gli altri immobili oggetto della delibera, in quanto il procedimento di confisca riguarda una serie di costruzioni, tra cui tra gli altri c’è anche l’ex sede del liceo artistico, attiguo all’hotel in questione, e una discoteca.
La costruzione dell’hotel Palace era stata raggiunta da due procedimenti giudiziari distinti. La prima contestazione riguardava un abuso edilizio, passato in giudicato, dopo una lunga trafila che ha seguito l’iter della giustizia amministrativa. Le indagini erano iniziate nel 2007, quasi vent’anni fa, ma il fermo arrivò nel 2010.
Il secondo procedimento, invece, riguardava una misura di prevenzione patrimoniale relativa alle attività dell’ormai ex proprietario della struttura, a cui erano stati sequestrati, nel 2016, beni per quasi dieci milioni di euro.
Il Palace non risulta del tutto ultimato, seppur la maggior parte delle opere principali sono state completate. Ora si aprono una serie di ipotesi sul futuro di quell’edificio, quella della demolizione è stata del tutto esclusa. Sarà destinato a finalità sociali, oppure potrà persino ospitare uffici amministrativi. Le idee sul tavolo sono diverse. Nei mesi scorsi si era parlato di una possibile assegnazione alla Polizia di Stato. Resta di attualità, invece, la necessità di individuare una nuova e più dignitosa sede per la Compagnia dei Carabinieri di Martina Franca che, dopo il trasferimento in condivisione negli spazi dei Carabinieri forestali, su via Alcide De Gasperi, richiede uno spazio più adeguato. Un discorso analogo per il personale della Guardia di Finanza, dopo che è tramontata definitivamente la possibilità di una nuova allocazione nei locali dell’ex edificio scolastico Don Milani, al quartiere Carmine.
Per tutti gli immobili interessati dal procedimento di confisca dovranno essere realizzati dei progetti, innanzitutto finalizzati alla rifunzionalizzazione degli edifici, e successivamente per il loro mantenimento, secondo gli scopi che sono previsti per legge, anche attraverso il coinvolgimento dell’associazione nazionale Libera.
Gli immobili sottoposti a confisca diventano a tutti gli effetti proprietà dello Stato italiano. L’obiettivo principale stabilito dalla legge 109, promossa proprio da Libera, è il loro riutilizzo sociale. Questo significa che tali beni vengono restituiti alla collettività per finalità di pubblica utilità, trasformandoli in opportunità per il territorio.