il processo
Taranto, farmacista abusa della fidanzatina 12enne del figlio: condannato a 6 anni e 8 mesi
Giochi, album, biglietti per i concerti e persino un telefono cellulare: sono alcuni dei regali donati dal 47enne, accusato di violenza sessuale, per comprare il suo silenzio
TARANTO - È stato condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere il 47enne tarantino socio di una farmacia, finito ai domiciliari nel maggio scorso con la grave accusa di violenza sessuale nei confronti della fidanzatina di suo figlio, una 12enne che aveva costretto ad avere rapporti intimi con lui. A deciderlo è stato il giudice Alessandra Rita Romano che ha inflitto all’imputato assistito dall’avvocato Nicola Ciaccia e giudicato con il rito abbreviato, una pena più lieve degli 8 anni chiesti dal pubblico ministero Marzia Castiglia.
Nei confronti del 47enne, il pm Castiglia ha contestato il reato di violenza sessuale aggravata su una minore, spiegando che «abusando dello stato di inferiorità fisica e psichica» dovuto alla giovanissima età, avrebbe cominciato a raccontarle dei rapporti intimi avuti con la moglie per poi mostrarle foto di donne semi nude e infine avanzare proposte oscene. Al rifiuto della 12enne, però, l’uomo aveva incalzato dicendole frasi come «le cose si vogliono in due, non sono l’unico a volerlo, lo so che lo vuoi pure tu, prima o poi arriverai». Infine quando quelle avance non sono bastate, avrebbe usato la forza per costringerla a subire atti sessuali.
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