TARANTO - "E' davvero stupefacente la capacità del deputato di Fdi, Dario Iaia, di negare e distorcere la realtà dei fatti. Ugualmente sorprendente è la conversione del commissario Ferrarese, che si riscopre nel ruolo di paciere dopo due anni di protagonismo e passerelle, che hanno regalato alle cronache tante foto e interviste e pochissimi fatti". Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.
"Innanzitutto - aggiunge - va ricordato che se i Giochi del Mediterraneo si terranno a Taranto il prossimo anno, lo si deve esclusivamente alla Regione Puglia e al presidente Emiliano, che oggi non si perde occasione di offendere e provocare. Quella candidatura è stata pensata e proposta all'interno di un'ampia strategia di rinascita della città di Taranto che già da qualche anno ha iniziato a dare i suoi frutti. L'assegnazione è stata una vittoria per tutti, per la classe dirigente che ci ha creduto sin dall'inizio e per tutta la comunità di Taranto, che ha risposto nella manifestazione tante speranze di veder riqualificato il territorio a partire dalle sue infrastrutture sportive. Oggi quelle aspettative rischiano di infrangersi sul muro di una serie di decisioni sbagliate prese dal Governo Meloni. Nel 2022 era già pronta una prima tranche di risorse pubbliche. 150 milioni di euro stanziati dal governo Draghi che avrebbero consentito a tutti i comuni coinvolti di avviare le progettazioni esecutive ed i lavori di adeguamento degli impianti sportivi necessari per i Giochi. Eppure, il collega Iaia dovrebbe ricordarlo, si scelse un'altra strada, si scelse di bloccare tutto. Uno stop non di certo sostenuto dalla necessità di accelerare le opere, come hanno poi dimostrato i fatti visti finora. Ma una decisione dettata dal misero bisogno di protagonismo del nuovo Governo, testardamente determinato ad estromettere il Comune di Taranto, i territori e la Regione Puglia dalla cabina di regia per appropriarsi interamente della gestione della manifestazione. È su queste basi che i Giochi vengono commissariati. Il commissariamento, però, non è affatto servito a sveltire le procedure e realizzare prima le opere. Al contrario, si è perso inutilmente più di un anno per approvare, alla fine, un masterplan identico per il 95% a quello già pronto nel settembre 2022. Nell'ultimo anno abbiamo visto avviare cantieri solo per stralci, grazie a deroghe al codice appalti generosamente offerte dal Governo e, nonostante ciò, decine di opere restano ancora sulla carta. Quella dello sperpero di denaro per noleggiare le navi da crociera è solo l'ultimo degli errori gravissimi che si stanno compiendo. I Giochi del Mediterraneo devono essere un'opportunità per lasciare un'eredità importante al territorio e alle giovani generazioni e non per arricchire qualche armatore, peraltro con tante strutture alberghiere che avrebbero potuto essere utilizzate. Tutte le opere che dovevano essere realizzate per Taranto e per la Puglia - conclude Pagano - ora sembrano appannaggio di un commissario che ancora non riesce ad ammettere i suoi fallimenti. E quando l'ultima nave da crociera andrà via, dei Giochi del Mediterraneo rischia di restare nulla o quasi. Una vergogna".